Un arrestato ai domiciliari tiene in ostaggio la Basilicata: #PittellaDimettiti e voto subito!

di Antonio Mattia, candidato presidente del MoVimento 5 Stelle in Basilicata

La Basilicata è ostaggio di Marcello Pittella. Il presidente regionale, del Pd, è agli arresti domiciliari da settimane perché accusato di concorso in falso e abuso d’ufficio per raccomandazioni nelle nomine e manipolazione di concorsi nella sanità lucana.
Da oltre due mesi la situazione è diventata così grave e scandalosa che non ha esempi nella storia della politica italiana.

Siamo all’assurdo: un presidente di Regione arrestato per accuse così gravi e sospeso dalla carica, tiene bloccata un’intera Regione. Intanto, un Consiglio regionale sostanzialmente delegittimato, non solo non si dimette in blocco, dando così la possibilità di tornare subito al voto, ma fa melina, e prende tempo con la scusa di attendere gli sviluppi giudiziari. E così la Basilicata non ha ancora una data per le elezioni e si ritrova una legge elettorale modificata a pochi mesi dalla fine del mandato (con quale autorità?) per consentire al PD e a Pittella di mantenere la situazione di stand-by e avvantaggiarsi in vista delle elezioni (in pieno stile Rosatellum).

Pittella invece si sarebbe dovuto dimettere immediatamente, per consentire ai lucani di avere un governo operativo, ma non lo fa per mero calcolo e ragioni di potere personale. In questo modo, le elezioni regionali si sarebbero potute svolgere già a ottobre, senza rischiare, come qualcuno spera, che si tengano a gennaio quando il diritto di poter votare potrebbe essere condizionato dal ghiaccio e dalla neve dell’inverno. Pittella sta agendo come se la Regione Basilicata fosse di sua proprietà e non della collettività e se ne infischia dei cittadini. A lui dei disoccupati, dei poveri, degli imprenditori lucani, non interessa nulla.

In Italia, per molto meno, abbiamo visto sciogliere interi Consigli comunali. A parti inverse, poi, avremmo assistito ad un vero e proprio assalto da parte di giornaloni e tv. Invece, nel silenzio generale, il PD, si prende gioco della democrazia e dei cittadini, tenendo in ostaggio l’intero popolo lucano. Una situazione semplicemente inaccettabile.
Lo scandalo, che ha coinvolto e portato a misure restrittive 30 persone, tra cui il governatore, è una vicenda politica, oltre che giudiziaria, che fa emergere uno spaccato inquietante su come Marcello Pittella e il Partito Democratico abbiano gestito in questi anni la Regione Basilicata.
I lucani si ritrovano una giunta regionale ferma e inefficiente da mesi presieduta da un vice presidente tecnico che non è stato eletto dai cittadini. Pittella dimettiti oggi stesso!
Questa battaglia non finisce qua.