Ripulire le spiagge dalla plastica: inizia la nostra battaglia al Parlamento europeo

di Piernicola Pedicini, Efdd – Movimento 5 Stelle Europa

Siamo di fronte ad un’emergenza ambientale globale: oltre l’80% dei rifiuti marini è costituito da oggetti di plastica, di cui il 50% deriva da plastica monouso. I rifiuti di plastica finiscono nella terra, nei mari, nell’aria che respiriamo e raggiungono quindi i nostri polmoni e le nostre tavole.

È necessaria una rivoluzione ambientale. Per questo, al Parlamento europeo, stiamo lavorando ad una nuova proposta di direttiva per ridurre i prodotti usa e getta di plastica; prodotti che, oltre ad avere un impatto negativo sull’ambiente, sono anche più costosi! Dove esistono alternative più “pulite” ed economicamente accessibili, i prodotti usa e getta saranno messi al bando.

Quando necessario, ad esempio per scopi medici e di sicurezza negli ospedali, si può pensare di fare un’eccezione sull’utilizzo di prodotti usa e getta, ma solo se sostituiti con stoviglie biodegradabili e compostabili.

La proposta prevede anche degli obblighi per i produttori, che dovranno coprire i costi di bonifica dei rifiuti. Ma noi crediamo che anche i cittadini dovrebbero scegliere una corretta gestione dei rifiuti, per questo proponiamo di introdurre delle sanzioni per chi getta i rifiuti negli spazi pubblici, e dei premi, invece, per chi si adopera per recuperare questi rifiuti.

Riteniamo un obiettivo raggiungibile quello del 50% di contenuto di plastica riciclata nelle bottiglie e siamo assolutamente a favore di:

1) introdurre degli obiettivi di riduzione per i filtri di sigaretta derivanti dalla plastica.
2) inserire delle restrizioni per i sacchetti di plastica ultraleggeri che andrebbero sostituiti con sacchetti riutilizzabili e, laddove necessario per motivi igienici, sostituirli con sacchetti biodegradabili e compostabili.

Infine c’è un punto fondamentale che vogliamo affrontare: nella proposta della Commissione europea si dice che si vuole ridurre “significativamente” l’uso di contenitori di plastica. Ma cosa significa significativamente? Secondo noi è necessario inserire un chiaro obiettivo numerico di riduzione che si può ottenere anche tramite incentivi alla creazione di sistemi di cauzione e deposito. Crediamo che la Commissione dovrebbe concentrarsi sulle vere cause dell’impatto ambientale anziché accanirsi sui palloncini dei bambini: più di 10 milioni di tonnellate di bicchieri, posate e piatti di plastica non valgono come 5 kg di palloncini su tutte le spiagge europee!

La prossima settimana presenteremo nero su bianco le nostre proposte di modifica al testo, per renderlo ancora più ambizioso e ovviamente continueremo ad aggiornarvi passo passo.