Per il Governo il popolo conta più di spread e agenzie di rating

Di seguito l’intervista rilasciata da Luigi Di Maio al Corriere della Sera

Luigi Di Maio, oggi lei festeggia l’accordo su Ilva. Avete fatto un po’ retromarcia rispetto all’idea di rimettere tutto in discussione…
«Guardi, abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile con le peggiori condizioni possibili. Avevo davanti una gara illegittima che però non poteva essere annullata e un contratto sottoscritto da un anno e tenuto segreto. Sono stati ottenuti miglioramenti sia sul piano occupazionale sia su quello ambientale».

Ma Grillo non voleva una riconversione ambientale in parco dell’Ilva? L’ha sentito? È deluso?
«La riconversione economica e ambientale di Taranto parte subito».

A Taranto vi eravate schierati per la chiusura del polo siderurgico…. Non teme ricadute elettorali?
«Lo voglio ribadire ancora una volta:avremmo potuto chiudere l’Ilva se si fosse potuta annullare la gara. Avevo davanti una gara illegittima che però non poteva essere annullata. Per questo, abbiamo fatto il meglio per favorire l’accordo sindacale. Taranto ha bisogno di una legge speciale per ripartire dopo decenni in cui si è giocato con la vita delle persone e dei lavoratori».

Come garantirete una tutela ambientale?
«La struttura commissariale agirà come un poliziotto ambientale, pronto a intervenire al primo allarme e sempre pronto a vigilare sugli obblighi da rispettare. Gli impegni sono stati presi. Sono in campo in prima persona per questa battaglia».

Lei ha parlato di legge speciale per Taranto, mentre siete orientati a non farla per Genova…
«Agli sfollati di Genova sarà garantito un alloggio dignitoso e non dovranno pagare i mutui. Per loro agiremo con un emendamento all’interno del Decreto Emergenze».

Sulla manovra e i vincoli europei c’è stato un cambio di passo. Dai proclami battaglieri a una linea soft. Come mai?
«Lo spread e le agenzie di rating non possono decidere la politica economica di un governo che ha il pieno sostegno del popolo italiano. Non abbiamo fatto nessuna marcia indietro. La nostra non è una sfida all’Europa, è fare quello che chiedono gli italiani. Niente aumento dell’Iva per esempio. E ovviamente avanti con il reddito di cittadinanza e le misure di sostegno alle imprese. Voglio predisporre insieme alle aziende italiane un codice del lavoro che elimini la gran parte delle leggi esistenti e le riassuma in un solo codice. E mi lasci dire…».

Dica.
«Chi sfida la Ue è la Germania. Oettinger ha mai parlato del surplus commerciale tedesco? Eppure va ben oltre i limiti europei causando un danno agli altri Paesi dell’Unione, tra cui noi».

Intanto avete deciso anche di non rispondere più a Oettinger…
«Oettinger lo incontrerò e gli parlerò molto francamente. Noi dobbiamo pensare al nostro Paese, ma non abbiamo nessuna intenzione di danneggiare l’Europa. A patto che i burocrati europei non danneggino noi».

Quale è a suo avviso il progetto da varare per primo?
«Il reddito di cittadinanza».

Si parla di un ritorno alle urne nel 2019 con il centrodestra partito unico….
«Si parla sempre di tante cose. Io mi concentro solo su quelle importanti. Per esempio sulle concessioni abbiamo iniziato un lavoro enorme. Le andremo a rivedere a una a una. E su chi si sta approfittando dei patrimoni pubblici agiremo subito. Autostrade è solo la punta dell’iceberg. C’è l’acqua per esempio, ci sono le telecomunicazioni, le televisioni…».

A proposito di Lega, la decisione del Riesame le sembra un atto politico?
«Le decisioni della magistratura si rispettano».

Lei ha già lanciato la sua crociata contro le pensioni d’oro: ma esiste qualche categoria a cui verrà concessa qualche deroga?
«Assolutamente no».

C’è stato l’ennesimo hackeraggio di Rousseau…
«Le votazioni oggi si sono svolte regolarmente. Quindi qualsiasi violazione occorsa non ha causato danni. Sono in corso le verifiche necessarie per tutelare i dati degli iscritti. Chi si macchia di questi crimini comunque deve essere punito».

Ha lanciato una task force sulla Cina. Il ministro Tria è stato lì. Lei ci andrà?
«Sì ci andrò la seconda metà di settembre. La Cina è un partner economico importante e i cinesi amano i prodotti italiani. Sarà un viaggio d’affari».