Ecco come funziona la legge #SpazzaCorrotti, spiegato bene!

di Francesco D’Uva

Facciamo finta di essere dentro un ufficio pubblico: io sono un funzionario disposto a farsi corrompere. Cosa mi succede con la legge SpazzaCorrotti?

PENE PIU’ ALTE. Accetto di farmi dare la mazzetta per svolgere il mio lavoro, ad esempio per dare una pensione di invalidità a una persona che ne avrebbe diritto comunque, ma lo faccio in tempi più rapidi. Da oggi rischio una pena più alta, da 3 a 8 anni.
POLIZIOTTO INFILTRATO. Mi attribuiscono un nuovo collaboratore, che assiste ai miei incontri. In una di queste riunioni mi offrono una mazzetta e io accetto. Se il mio nuovo collaboratore è un poliziotto infiltrato, riferirà tutto ai magistrati ed io verró processato.
PENTITI DELLA CORRUZIONE. Accetto una tangente da Tizio per non fargli la multa. Dopo un mese Tizio si pente e racconta tutto alla polizia, facendo il mio nome. Io finisco in galera.
DASPO. Decido di prendere una tangente: se vengo scoperto, sarò condannato e rischio di non rimettere più piede in un ufficio pubblico per il resto della vita.
CONFISCA. Se mi faccio corrompere, mi beccano e mi condannano in primo grado, mi tolgono tutti i soldi che mi sono intascato illecitamente. Anche se poi il reato si prescrive o in caso di amnistia, i soldi che mi avevano confiscato restano comunque allo Stato. Lo Stato non mi darà mai tregua.

In conclusione, con la legge Spazzacorrotti, se mi faccio corrompere non c’è scampo, sono fregato, circondato. Non c’è una sola tangente che io possa prendere passandola liscia. In un modo o nell’altro finisco in galera, mi tolgono tutti i soldi che ho rubato allo Stato e ai cittadini onesti e non rimetto più piede in un ufficio pubblico. Con la legge SpazzaCorrotti la corruzione non conviene più. Corrotti e corruttori vengono, FINALMENTE E PER SEMPRE, puniti davvero, come i mafiosi.