Anche The Wall Street Journal loda la Direttiva Antiriciclaggio targata MoVimento 5 Stelle

Di seguito l’editoriale pubblicato su The Wall Street Journal, tradotto in italiano

Questo mercoledì l’Europa ha scagliato un duro attacco al riciclaggio di denaro con una proposta avanzata dalla Commissione Europea che aumenta i poteri conferiti alle autorità di controllo e ai legislatori grazie a un insieme di nuove regole.

Il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker ha richiesto il rafforzamento dei poteri di vigilanza dell’Autorità Bancaria Europea (ABE) riguardo la regolamentazione dell’antiriciclaggio. L’ABE, seguendo la proposta avanzata dal Presidente della Commissione Europea Juncker, avrebbe la possibilità di richiedere una serie di investigazioni, attuate dai supervisori impegnati nell’antiriciclaggio proprio sulle banche europee, e convocherebbe a questo punto, una nuova commissione presieduta da questi supervisori.

L’ABE diventerebbe, così, il supervisore centrale per quanto riguarda le indagini dell’antiriciclaggio europeo” dichiara Josh Berman, socio della Clifford Chance LLP.

Mercoledì il Parlamento Europeo ha approvato queste nuove misure che, a detta dei parlamentari europei, dovrebbero cercare di mettere fine a quelle falle presenti nei regolamenti esistenti così da facilitare l’attività delle autorità nel bloccare trasferimenti illeciti di denaro.

Il nuovo regolamento crea dei parametri ben saldi a livello europeo di quei crimini relativi al riciclaggio, stabilisce delle pene minime nei Paesi che fanno parte dell’Unione Europea e attua il daspo a coloro che sono condannati per questo reato commesso durante il pubblico servizio. Inoltre, diminuisce le soglie dei flussi di cassa e consente confische momentanee da parte delle autorità in caso di sospetta attività criminale.

“Le nuove regole che riguardano il riciclaggio toccano i criminali proprio nel loro tallone di Achille, cioè il denaro” afferma Ignazio Corrao, europarlamentare e membro del partito anticorruzione italiano Movimento Cinque Stelle.

Messe insieme, le ultime proposte potrebbero aumentare il consenso verso l’Europa con un occhio di riguardo sulla battaglia al crimine finanziario. “Questa è una parte di alcune iniziative, che rende ancora più difficile il riciclaggio di profitti criminali e la partecipazione in atti di finanziamenti pericolosi” dichiara Simon Airey, socio dello studio legale Paul Hastings LLP.

Le nuove regole arrivano mentre l’Europa è sotto pressione a causa di un’ondata di scandali che sono avvenuti in tutto il continente, compre esempio quelle inchieste che hanno riguardato le banche di Danimarca, Lettonia, Paesi Bassi, Malta e non solo.
Gli Stati Uniti hanno già applicato, nel corso dell’ultima decennio, un piano di antiriciclaggio strappando miliardi di dollari di multe alla criminalità per casi di non conformità. L’Europa, in questo caso, vuole andare avanti su questa via, sull’onda anche della notizia dell’imposizione di una multa record da €775 milioni imposta scorsa settimana da un Pubblico Ministero olandese nei confronti dell’usuraio ING Groep NV.

All’inizio di quest’anno, l’Unione Europea ha approvato la sua quinta direttiva antiriciclaggio, che richiede gli Stati membri di stabilire un sistema per una migliore cooperazione e condivisione di informazioni entro il 2020 e stabilisce, per di più, i nuovi requisiti di trasparenza. Le regole europee, comunque, sono applicate da ogni Stato membro e questo può portare a falle nel sistema che possono favorire chi vuole approfittarne. Un bollettino della Commissione Europea, pubblicato mercoledì, afferma come il divario fra la supervisione e l’applicazione porti marcatamente dei rischi all’integrità e alla reputazione del settore finanziario europeo, così anche ad una potenziale preoccupazione da parte di alcune banche sulla loro stabilità.

Il bollettino, inoltre, afferma: “Al fine di completare e rafforzare maggiormente l’Unione Bancaria grazie anche alla riduzione del rischio e di condivisione e allo sviluppo dell’Unione dei Mercati dei Capitali, bisogna mettere in atto un’azione per assicurare che il regolamento antiriciclaggio sia effettivamente supervisionato in tutta l’Unione Europea e le diverse autorità devono collaborare strettamente l’una con l’altra”.