Roma capitale mondiale della democrazia diretta

di Riccardo Fraccaro, ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta

L’Italia diventa protagonista mondiale della democrazia diretta. Roma ospiterà l’edizione 2018 del Global Forum on modern direct Democracy, un evento internazionale con 350 delegati da 6 continenti dedicato allo sviluppo e alla promozione degli strumenti di partecipazione diretta. Nelle scorse edizioni sono stato ospite del forum in qualità di parlamentare, a settembre potrò partecipare come Ministro con la delega alla democrazia diretta. Il cambiamento del M5S al Governo è nei fatti, abbiamo messo in cima all’agenda politica il nostro storico impegno per la partecipazione attiva ai meccanismi decisionali. Ora possiamo inaugure la Terza Repubblica.

Abbiamo degli obiettivi di ampio respiro, questa sarà una legislatura costituente che avrà come obiettivo di favorire la partecipazione come mai prima d’ora nella storia del Paese secondo lo spirito della nostra Carta fondamentale. L’impegno in questo senso si svilupperà lungo 3 direttrici: referendum propositivo, abolizione del quorum e leggi popolari a data certa.

L’introduzione del referendum propositivo, che partirà già da quest’anno con il dibattito parlamentare, consentirà ai cittadini di veder rispettata la volontà popolare traducendola direttamente in legge. È uno strumento di partecipazione e di responsabilizzazione, perché restituisce agli italiani le chiavi del loro futuro. Non è mai successo che un Governo, anziché limitarsi a chiedere la fiducia agli italiani, si preoccupi di concederla restituendo la sovranità al suo legittimo proprietario: il popolo.

Il secondo punto in tema di democrazia diretta è rendere effettivo ed efficace il referendum abrogativo abolendo il quorum, che scoraggia la partecipazione. Non ci sarà più un politico che inviterà gli italiani ad andare al mare, invece di votare, o che tiferà per il mancato raggiungimento del quorum. Nella prassi internazionale, penso ad esempio al Codice di buona condotta del Consiglio d’Europa, decide chi partecipa, non chi sta a casa. Il M5S è sempre stato una forza propositiva ed è nato con la raccolta firme per le proposte di legge di iniziativa popolare, che però venivano lasciate ad impolverarsi negli archivi. Questo non deve più accadere: se c’è una richiesta dal basso di discutere una proposta di legge il Parlamento sarà tenuto ad esaminarla, restituendo dignità all’impegno civile dei cittadini.

Particolare attenzione rivestirà, anche a livello di enti locali, la semplificazione delle procedure per l’attivazione degli strumenti di democrazia diretta, perché c’è anche una burocrazia della partecipazione che va affrontata. La democrazia diretta è responsabilizzazione collettiva, tutti siamo chiamati a fare la nostra parte per la crescita della comunità. Ci tenevo particolarmente che fosse scelta Roma come sede dell’edizione di quest’anno per aprire un dibattito pubblico nazionale sulla democrazia diretta, dobbiamo discutere delle migliori pratiche adottate all’estero perché la partecipazione non è solo un esercizio di sovranità ma ha anche effetti concreti sul piano del benessere economico e sociale.

L’appuntamento di settembre è un punto di partenza. Vogliamo che nelle prossime edizioni del Global Forum l’Italia venga indicata come Paese delle best practices, come esempio internazionale di partecipazione dei cittadini alla vita politica.

Buona democrazia diretta a tutti.