Nuovo record di contratti a tempo e aumento disoccupazione: licenziamo il jobs act!

Oggi l’Istat ha fotografato lo stato dell’occupazione nel nostro Paese: l’unico numero col segno più, ma non è certo una buona notizia, è quello relativo ai contratti a tempo, che toccano il record storico di 3 milioni e 105 mila. Questo il risultato di politiche scellerate dei precedenti governi che ci consegnano anche un calo degli occupati (ulteriori 49mila unità) e ci confermano ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, la necessità di veder attuato il nostro decreto Dignità. Questo Paese ha assoluto bisogno di misure contro la precarietà, misure che milioni di persone attendono da anni.

Altro che Jobs Act: la relazione tecnica degli emendamenti approvati dalle commissioni Finanze e Lavoro della Camera al decreto Dignità fotografa una decisa inversione di tendenza rispetto al passato. Con il rinnovo dei bonus assunzioni a favore degli under 35, ci saranno 62mila nuovi assunti tra i giovani tra i 30 e i 35 anni entro il 2020.

Eppure, incredibile ma vero, l’opposizione attacca il decreto Dignità. Cioè quelli che in questi 30 anni, a turno, hanno malgovernato il Paese, ci accusano di voler precarizzare il mondo del lavoro! Fateci caso: sono proprio loro, quelli che fino ad oggi hanno distrutto la vita dei lavoratori. Oggi, commentando i dati Istat, ci vengono a dire che nei primi 30 giorni del governo Conte sta salendo la disoccupazione. E che (tenetevi forte!) vista la crescita dei contratti a termine, bisognerebbe incentivarne l’utilizzo. In pratica, vogliono rendere ancora più precario il lavoro e la vita di milioni di italiani. E pretendono di darci lezioni.

In questi giorni abbiamo dovuto sorbirci Renzi che, dopo aver devastato il mondo del lavoro con il Jobs Act, ha definito l’ex premier Luigi Di Maio il ministro della disoccupazione. Abbiamo sentito l’onorevole Librandi (PD) ammonire i giovani che, a suo parere, dovrebbero abituarsi ai contratti a tempo determinato. E così via, tutti contro il decreto dignità. Perché lo fanno? Per salvare il lavoro degli italiani? Certo che no! Cercano di difendere l’indifendibile, ossia anni di politiche nefaste per il lavoro e l’economia di questo Paese. Da non crederci.

Questo però ci dà ancora maggiore forza e convinzione nel proseguire per la nostra strada al fianco dei cittadini. Il governo del cambiamento è nato per questo: occuparsi dei bisogni delle persone, non delle banche di famiglia o dei capricci di un premier che vuole allestire il suo aereo personale. È ora di dire basta alle fake news: il decreto Dignità combatte il precariato selvaggio, incentiva le assunzioni dei giovani e combatte licenziamenti e delocalizzazioni. Il tempo indeterminato sta tornando di moda!