L’ascolto dei cittadini è il primo pilastro del Governo del Cambiamento

di Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico

Ieri sera mi sono catapultato a Nola dopo aver votato la fiducia alla Camera, quando ho saputo che Mimmo, un ex operaio della Fiat, aveva fatto un gesto disperato e si era cosparso di benzina proprio davanti a casa mia a Pomigliano. Quello di Mimmo era un grido d’aiuto rivolto a me e all’istituzione che ora rappresento.

Sono andato a trovarlo in ospedale e gli ho parlato, gli ho detto che gli sono vicino, che lo Stato gli è vicino e che le politiche che intraprenderà il Governo del Cambiamento serviranno a creare lavoro e a dare una mano alle persone che come lui lo hanno perso. Quello di Mimmo è un gesto estremo, per farsi sentire da istituzioni che sono sempre state sorde alle esigenze dei cittadini.

Da oggi queste istituzioni non saranno più sorde, non ci sarà più bisogno di gesti come questi perché l’ascolto dei cittadini e dei loro problemi è uno dei pilastri su cui si fonda il governo del cambiamento. Questo Paese vogliamo cambiarlo davvero e iniziamo da Mimmo, dai riders, da quelli che sono stati lasciati ai margini. Non è una promessa. Lo stiamo già facendo. Questa mattina sono stato a visitare la Leonardo a Pomigliano, poi a Roma incontrerò 1.500 imprenditori di Confcommercio e infine riceverò al Mise una delegazione di lavoratori di FedEx per analizzare la crisi della loro azienda.

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