Il Ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, in visita a Pompei

di Alberto Bonisoli, Ministro dei Beni culturali

Io sono un ministro, ma mi considero un lavoratore della cultura. La cultura non é profitto, ma lavoro: bisogna assumere e, quindi, aumentare i fondi al comparto.
È questo il messaggio cardine che ho voluto lanciare oggi da Pompei, in occasione dell’apertura alla stampa del cantiere dei nuovi scavi della Regio V.

Sono molto felice di aver scelto questo luogo per la mia prima visita ufficiale perché è una delle eccellenze del patrimonio culturale italiano, sia per i reperti archeologici che conserviamo, sia per il lavoro fatto in termini di fruibilità e valorizzazione.

Quale miglior luogo per dare importanza visiva della priorità del mio mandato, vale a dire l’attenzione al patrimonio. Pompei è una delle gemme dei beni culturali italiani. La nostra responsabilità è quella di conservarla, tutelarla e proteggerla.

Allo stesso modo, però, sarà massima la mia attenzione verso quei siti minori e quelli fino ad ora dimenticati, primi fra tutti quelli del centro Italia colpiti da terremoti.

Mi recherò infatti al più presto nelle Marche, in Abruzzo, in Umbria e nel Lazio per determinare quali siti necessitino di maggiore cura.

Ci tengo a ringraziare tutti i colleghi e le persone che hanno lavorato e lavorano a Pompei, in altri siti altrettanto preziosi sparsi in tutta Italia, ma meno conosciuti e poco seguiti dell’attenzione mediatica. Permettetemi, in particolare, di salutare e ringraziare coloro che lavorano nelle zone del sisma dove, appena possibile – come ho annunciato oggi – mi recherò in visita.