Far ripartire la crescita demografica per garantire un futuro all’Italia

di MoVimento 5 Stelle

L’obiettivo del Movimento 5 Stelle è quello di costruire un Paese basato sulla qualità della vita, per questo abbiamo pensato a un ministero ad hoc nella nostra proposta di squadra di Governo e per questo riteniamo che sia essenziale un pacchetto di aiuti alle famiglie.

L’Italia è un Paese dove non si fanno più figli. Il nostro tasso di natalità è, insieme a quello della Spagna, il più basso d’Europa (dati Eurostat). Negli ultimi anni qualcuno ha voluto farci credere che fosse colpa degli italiani che non vogliono più fare figli. La verità è che è difficile mettere su famiglia quando lo Stato non ti supporta. Non è un caso che il paese dove si mettono al mondo più figli sia la Francia, un paese che dedica il 2,5% del proprio PIL al sostegno delle famiglie e della natalità. Per questo in campagna elettorale abbiamo annunciato che intendiamo ispirarci al modello francese proponendo misure concrete di aiuto alle famiglie quali rimborsi per asili nido, pannolini, baby sitter e IVA agevolata sui prodotti neonatali.

Un sistema di welfare famigliare forte però non è solo una mano tesa alle coppie senza figli, ma è un intervento fondamentale per l’intero impianto economico del paese. Un recente articolo de Il Sole 24 ore infatti, documenta come il drastico calo delle nascite abbia portato a un progressivo invecchiamento della popolazione, a un crollo della forza lavoro e abbia avuto di conseguenza un impatto devastante sulla produttività e sul PIL dell’intero Paese.

Oggi il numero di anziani inattivi è superiore del 35% rispetto al numero di persone in età lavorativa e se il trend non verrà invertito al più presto, di qui al 2070 il rapporto crescerà fino al 60%. Questo significa che ci saranno ancora più pensionati e ancora meno lavoratori di quanti non ce ne siano oggi, ma soprattutto significa che stiamo andando incontro ad un netto peggioramento delle condizioni economiche e sociali del Paese, come confermato dallo studio di BankitaliaIl contributo della demografia alla crescita economica: duecento anni di storia italiana” che sottolinea come il PIL rischia di precipitare di quasi 25% in 45 anni se la tendenza non cambierà. Finora, scrive Bankitalia, il calo demografico è stato in parte compensato dall’immigrazione regolare, ma è chiaro che l’immigrazione non può essere la soluzione a questi problemi.

Rilanciare la natalità, sostenere le famiglie e puntare sulla crescita demografica è un nostro dovere, un atto di responsabilità che guarda al futuro del Paese. Dobbiamo intervenire anche sul presente aumentando la partecipazione femminile al mondo del lavoro, per cui siamo ancora agli ultimi posti in Europa con meno del 50% delle donne occupate. Non possiamo più permettere che una donna venga spinta a lasciare il lavoro per occuparsi dei figli, per questo vogliamo tutelare le donne lavoratrici innalzando l’importo detraibile per l’assunzione di colf e badanti, innalzando l’indennità di congedo parentale dal 30% all’80% della retribuzione, innalzando l’indennità di maternità dall’80 al 100% e introducendo sgravi contributivi per 3 anni per le imprese che mantengono al lavoro le lavoratrici dopo la nascita del figlio.

E’ un progetto ambizioso quanto indispensabile per il futuro del Paese e noi siamo pronti a portarlo avanti.