Economia circolare, evitato l’incenerimento di due milioni di tonnellate annue di materiale organico

di Dario Tamburrano, EFDD – M5S Europa

Il pensiero di aver contribuito a salvare dalle fiamme due milioni di tonnellate all’anno di prezioso materiale organico mi fa stare davvero felice. L’Italia si appresta finalmente a restituire agli impianti per la produzione del compost gli sfalci e le potature di origine urbana, che costituiscono un ingrediente indispensabile per ottenere il compost stesso. Sfalci e potature provenienti dai giardini pubblici e privati (la cosiddetta “frazione verde“) rappresentano un terzo dei 6 milioni di tonnellate di rifiuti organici raccolti in un anno in Italia. Questa montagna di roba tornerà dunque a percorrere la strada giusta all’interno delle filiere virtuose del riciclaggio e dell’economia circolare.

È l’effetto della segnalazione effettuata da me e da altri nostri eurodeputati alla Commissione Europea dopo che gli operatori attivi nella filiera del compostaggio e i colleghi nazionali ci avevano segnalato il caso. Essa ha portato all’apertura del caso EU Pilot 2017/9180/ENVI contro l’Italia, l’anticamera della procedura d’infrazione: la direttiva europea sui rifiuti prescrive che sfalci e potature vadano al compostaggio, mentre con il cosiddetto “collegato agricoltura” del 2016 era diventato possibile bruciarli come biomassa a fini energetici.

La notizia che sfalci e potature di origine urbana torneranno ad essere trattati esclusivamente negli impianti di compostaggio é contenuta in una lettera inviata dal ministero dell’Ambiente ai parlamentari italiani M5S Stefano Vignaroli ed Alberto Zolezzi, che a Roma si sono presi a cuore questo problema. Il testo della lettera é in fondo a questo post.

Il ministero ammette che la possibilità di bruciare sfalci e potature di origine urbana contrasta con il diritto europeo. Annuncia anche l’intenzione di annullare questa possibilità attraverso la legge europea 2018. La legge europea viene periodicamente varata per modificare le norme nazionali che non sono allineate con le norme UE. Il ministero dice esplicitamente che si agirà in questo modo per evitare che l’EU Pilot 2017/9180/ENVI diventi una procedura di infrazione.

Il compostaggio trasforma in preziosissimo concime biologico gli scarti organici e alimentari e restituisce alla terra ciò che essa ci ha dato sotto forma di cibo e di verde urbano. Sfalci e potature costituiscono lo “strutturante” grazie al quale si possono compostare con maggiore facilità e migliori risultati i materiali putrescibili come gli scarti di cucina.

La lettera inviata dal ministero dell’Ambiente: