L’intervento di Luigi Di Maio al Quirinale

La dichiarazione di Luigi Di Maio al Quirinale a seguito del secondo giro di consultazioni con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Buonasera a tutti, prima di tutto grazie di essere qui.

Abbiamo prima di tutto espresso al Presidente della Repubblica tutta la nostra preoccupazione sull’escalation siriana e crediamo che si debba fare la massima chiarezza sulla natura dell’attacco di Duma, ma allo stesso tempo pensiamo che qualsiasi tipo di uso di armi chimiche sia intollerabile. Abbiamo ribadito e ribadisco qui che la nostra intenzione al governo di questo paese è restare al fianco dei nostri alleati e consigliarli in un’ottica di pace, prima di tutto. È chiaro anche che la fine del conflitto in Siria non sarà determinato dalle vittorie militari, ma dalla diplomazia, da una soluzione politica che, come candidato Presidente del Consiglio dei Ministri di questo Paese ho intenzione di sostenere a pieno nell’interesse delle istituzioni italiane ed europee. Questa escalation assieme alle tante richieste che vengono dai cittadini italiani impongono alle forze politiche un’accelerazione della formazione del governo: non possiamo pensare più di perdere d’altro tempo.

E deve essere chiaro che qui, dal primo giro di consultazioni, avevamo proposto, e abbiamo proposto, una soluzione a due forze politiche: la Lega di Matteo Salvini e il Partito Democratico di Maurizio Martina con la stesura di un contratto di governo sul modello tedesco che mettesse al centro i problemi degli italiani e le soluzioni ai loro problemi. Avevo anche detto che avrei incontrato volentieri i due segretari delle due forze politiche, ma ci siamo resi conto in questa settimana che c’erano delle evoluzioni in corso sia all’interno del centro destra, sia all’interno del Partito Democratico e quindi abbiamo ritenuto che i tempi non erano ancora maturi per questo incontro. Allora abbiamo avviato un comitato scientifico per l’analisi dei programmi, diretto dal Professor Giacinto Della Cananea, che portasse avanti lavori istruttori per la stesura di questo contratto di Governo, in attesa delle evoluzioni politiche all’interno delle varie forze a cui ci siamo rivolti. È chiaro che abbiamo aggiornato il Presidente sullo stato delle interlocuzioni con queste forze. Devo dire che ho apprezzato le aperture da parte di autorevoli esponenti del Partito Democratico, ma è anche chiaro che in questo momento il Partito Democratico invece di fare dei passi avanti è fermo su delle posizioni che non aiutano, e voglio dire chiaramente che nessuno può sentirsi esente della responsabilità di dare un governo a questo paese, soprattutto chi ha progettato questa legge elettorale grazie alla quale ci troviamo qui in questo Parlamento.

Con la Lega invece è inutile dirvi che c’è una convergenza istituzionale che ha permesso di rendere operativo il Parlamento immediatamente, con l’elezione dei Presidenti di Camera e Senato, degli uffici di presidenza e dei presidenti delle commissioni speciali. C’è una sinergia anche tra i nostri gruppi, all’interno degli uffici di presidenza: ad esempio uno dei primi risultati è stato quello dell’istruttoria sui vitalizi e c’è una sinergia anche nei lavori della commissione speciale.

È chiaro anche però che prendiamo atto oggi che ancora una volta Matteo Salvini e la Lega ci stanno proponendo lo schema del centro destra. Un centro destra che è un ostacolo al governo del cambiamento del paese, ma soprattutto per noi è una coalizione che è nata esclusivamente per adattarsi alla legge elettorale, cioè per raggiungere il fine di eleggere più collegi uninominali possibile. È una posizione che io non comprendo. Non comprendo come Matteo Salvini e la Lega di fronte alla possibilità di far partire un governo del cambiamento, si stia ostinando a propinare ancora questa coalizione di centrodestra. Tra l’altro una coalizione di centro destra che, l’avete visto anche voi qui oggi, è tuttora divisa. Perché mentre il leader della Lega diceva di voler aprire al MoVimento 5 Stelle, a nome di tutto il centro destra, dopo pochi minuti con una battutaccia nei nostri confronti Silvio Berlusconi, ha dimostrato che il centrodestra sta cercando di fatto i voti del PD. Quindi è evidente ancora una volta che quel modello di centrodestra tanto decantato che doveva fare un passo avanti, fa un passo indietro perché noi registriamo una chiusura all’ipotesi di un governo del cambiamento. Su questo la Lega deve prendersi le sue responsabilità perché così facendo sta dicendo due cose: o che vuole fare un governissimo, che non ci vede assolutamente d’accordo, oppure che vuole tornare al voto, che è un’ipotesi che noi scongiuriamo, ma di cui noi non abbiamo paura e su cui non avremo niente da perdere. Di queste due intenzioni se ne deve prendere la responsabilità di fronte a tutto il Paese.

Noi vediamo solo una soluzione per sbloccare questo stallo e questa soluzione investe Silvio Berlusconi: dovrebbe mettersi di lato e consentire la partenza di un governo del cambiamento, altrimenti se ci si ostina sullo schema del centrodestra, l’unica risposta nostra è quella che abbiamo sempre dato: che non riteniamo assolutamente possibile un governo del MoVimento 5 Stelle con Forza Italia. È una posizione che abbiamo espresso più volte alla Lega e non comprendiamo come sia possibile che ancora una volta, a distanza di sette giorni, si continui a chiedere questa apertura impossibile.

Noi abbiamo dato due possibilità che girano attorno a un contratto di governo serio, con punti precisi, temi, tempi e procedure. Lavoreremo il più possibile per creare le condizioni per una maggioranza di governo, ma con delle condizioni compatibili con i nostri valori e con la nostra storia.

Grazie a tutti.