Maria Edera Spadoni vicepresidente della Camera: al centro la Costituzione

di Maria Edera Spadoni

La prima cosa che voglio dire è Grazie! È per me un grandissimo onore e una grande emozione essere stata eletta vicepresidente della Camera dei Deputati.

Svolgerò questo ruolo con il massimo scrupolo e impegno.

Il mio saluto va prima di tutto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Saluto e auguro buon lavoro anche al Presidente della Camera, Roberto Fico.

Un saluto anche alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati e a tutti i colleghi portavoce di Camera e Senato. Ma un saluto e un grazie soprattutto ai cittadini che avrò l’onore di rappresentare.

Sono emozionata oggi nel ripensare a quando nel settembre 2007 per la prima volta partecipai alla raccolta firme per la legge d’iniziativa popolare per un “Parlamento pulito”, nella ferma convinzione che i cittadini abbiano tutto il diritto di partecipare direttamente alla vita democratica attraverso strumenti come le leggi popolari ed i referendum.

Da quando sono entrata in Parlamento nel 2013, mi sono sempre firmata cittadina alla Camera dei Deputati e così continuerò a fare.
Continuando ad essere cittadini tra i cittadini, potremo imprimere quella svolta culturale necessaria e tanto attesa in Italia. Una svolta che serve a riavvicinare gli italiani alle istituzioni democratiche.

Per questo, come chi mi ha preceduto in questo incarico istituzionale nella scorsa legislatura in rappresentanza del Movimento 5 Stelle, rinuncerò all’indennità di carica ed al rimborso delle spese di rappresentanza. Non mi avvarrò di alcuna autoblu.
Questa legislatura dovrà essere quella del cambiamento, partendo dall’abolizione dei privilegi.

Il faro del Movimento 5 Stelle è sempre stata la Costituzione nata dalla Resistenza. Una Costituzione che mi onoro di aver difeso politicamente in più occasioni e così continuerò a fare.

In questi anni insieme a tanti portavoce mi sono impegnata in favore della trasparenza, della sovranità popolare e democratica, dei diritti delle donne e delle fasce più deboli della popolazione. Mi sono battuta per la legalità e nella lotta al cancro delle mafie, per l’ambiente e contro la piaga dell’azzardopatia.

Il mio augurio è che il Parlamento, tornando ad essere centrale come prevede la nostra Costituzione, possa affrontare in maniera sempre più costruttiva i temi necessari per garantire la qualità della vita dei cittadini.
Grazie di cuore a tutti!