E ora al governo con Luigi Di Maio premier

Di seguito l’intervista rilasciata da Luigi Di Maio al Corriere della Sera

Chiusa la partita delle Camere, si apre quella del governo. C’è la necessità di dare un esecutivo al Paese. Con chi?

Abbiamo sempre detto che la partita sulle presidenze delle camere è slegata da quella del governo, ma da oggi chi vuole lavorare per i cittadini, sa che esiste una forza affidabile e seria che dialoga con tutti e si muove compatta per il bene del Paese. Siamo riusciti ad eleggere un presidente della camera del MoVimento 5 Stelle e questo risultato straordinario lo consideriamo il primo passo per realizzare il cambiamento che i cittadini ci hanno chiesto con il voto del 4 marzo. Ora ci rimettiamo al lavoro per concludere l’opera.

Non avendo voi la maggioranza quali compromessi sareste disposti a fare per ottenere il sostegno di altri partiti? Rinuncereste a che cosa?

Gli italiani hanno detto chiaro e tondo che non vogliono più sentir parlare di compromessi. Questa partita della presidenza della Camera l’abbiamo vinta con intelligenza, senza nessun compromesso ma rimanendo fedeli a noi stessi e ai nostri valori. Non volevamo che persone sotto processo o con condanne alle spalle sedessero sulle poltrone delle presidenze di Camera e Senato e così è stato; abbiamo parlato con tutti ma alla luce del sole, raccontando passo passo ai cittadini l’esito dei nostri incontri. Questo è il metodo cinque stelle a cui non abbiamo mai abdicato e che adotteremo per il governo e per altre partire cruciali come la scelta delle partecipate: al centro continueranno a esserci i temi, le cose da fare, il merito è la trasparenza.

Sarebbe disposto a nominare ministri di altri partiti? O solo dei tecnici?

Noi abbiamo presentato prima delle elezioni una squadra di governo patrimonio del Paese e non solo del M5S. Se si dovrà parlare dei nomi di ministri lo deciderà Mattarella e sarà con lui che se ne parlerà. Con le forze politiche parleremo di temi, perché così non ci saranno più scuse per non affrontare i problemi della gente.

Quanto vale oggi la lista dei ministri a suo tempo inviata a Mattarella?

Per noi è la migliore squadra possibile, fatta di uomini e donne scelti perché rappresentano il profilo migliore per dare agli italiani le risposte che attendono da anni.

Allo stato attuale quante possibilità ci sono secondo lei che si torni alle urne?

Io sono ottimista, il M5S ha dato prova di grande solidità, abbiamo avviato brillantemente questa XVIII Legislatura eleggendo i presidenti delle camere in poco più di 24 ore. Roberto fico ha ottenuto una maggioranza ampissima con 422 voti.

Farebbe un passo indietro per sostenere un premier tecnico che ci riporti al voto?
Questi sono metodi del passato che noi non accettiamo più, insistere su questa strada significa non avere capito il messaggio chiaro che ci hanno dato gli elettori, stanchi di essere governati da presidenti che non sono stati eletti da nessuno. Il 4 marzo oltre 11 milioni di italiani hanno indicato chiaramente una forza politica e un candidato premier e credo sia arrivato il momento che le altre forze politiche ascoltino il segnale arrivato dalle urne.

Da questa fase l’intesa tra voi e la lega esce rafforzata. Governereste con Salvini anche solo per rifare la legge elettorale? Che intese potete trovare con la Lega?
Noi abbiamo dimostrato di essere aperti a tutti per il bene del Paese purché il dialogo e il confronto restino incentrati sulle priorità dei cittadini e non delle forze politiche: taglio delle tasse, superamento della Legge Fornero, welfare per le famiglie, lotta alla disoccupazione giovanile.

Che impressione si è fatto di Salvini?
Salvini ha dimostrato di essere una persona che sa mantenere la parola data

Fico presidente cosa significa per Il Movimento? E per lei? Rappresentate le due anime del Movimento
È ora di sfatare una volta per tutte questa leggenda delle due anime del M5S, io e Roberto abbiamo condotto questa partita unita e insieme l’abbiamo vinta. Roberto è una garanzia perché incarna le battaglie che il M5S porta avanti da sempre. La sua sarà una presidenza del cambiamento, da simbolo della casta la Camera dei Deputati con lui diverrà il luogo dove si rimette al centro il cittadino.

Avete bruciato Fraccaro apposta per poi proporre Fico…
Io voglio dire grazie a Riccardo, che ha deciso di fare un passo indietro per il bene del M5S e ha dimostrato di saper lavorare per un progetto e non per se stesso. Tutto il M5S gli è grato per questo.

Avete parlato lei e Fico del primo punto programmatico della sua presidenza
?
Nel suo primo discorso in aula Roberto ha già parlato chiaro: diremo basta agli sprechi e a privilegi ingiusti e incomprensibili, a partire dai vitalizi. Il Parlamento deve saper dare il buon esempio. State a vedere quello che saremo in grado di fare con la presidenza della camera e immaginate cosa potremo fare se andremo al governo.

Sì dice che la presidenza di Fico rafforzi indirettamente un vostro dialogo con la Lega attutendo contrapposizioni interne
Fico è stato proposto per il suo valore, per le sue battaglie in questi anni, non ci sono strategie dietro il suo nome.

Era a colazione con Grillo. Lo ha avvertito dell’esito della trattativa? Cosa ha detto?
Che è molto Orgoglioso di noi.

Ha posto un veto sulla proposta di incontrare Berlusconi?
Sì e sono fiero di averlo fatto, perché questo ci ha permesso di ottenere la presidenza della camera senza snaturarci, senza scendere a compromessi e rimanendo fedeli ai nostri valori. Non ci siamo sporcati le mani con un Nazareno bis.