È morto Sudan: era l’ultimo esemplare di rinoceronte bianco maschio

fonte: Rainews24

E’ morto l’ultimo esemplare maschio di rinoceronte bianco settentrionale, specie da tempo in via d’estinzione: si chiamava Sudan, aveva 45 anni e viveva in Kenya. Ora restano vive soltanto due esemplari femminili di questa sottospecie. Il rinoceronte accusava da tempo problemi di salute legati all’età e, a seguito del grave peggioramento delle sue condizioni, “lo staff veterinario ha preso la decisione di sottoporlo a eutanasia”, ha spiegato una nota pubblicata dalla riserva Ol Pejeta del paese africano dove viveva.

“Le sue condizioni di salute si sono significativamente deteriorate nelle ultime 24 ore; non riusciva più ad alzarsi e soffriva molto”, ha precisato l’equipe di Ol Pejeta, riserva di 350 chilometri quadrati che si trova 200 chilometri a nord di Nairobi. Sudan verrà ricordato “per aver fatto crescere nel mondo la consapevolezza della situazione in cui si trovano non solo i rinoceronti, ma anche le altre migliaia di specie a rischio estinzione a causa dell’uomo e delle sue attività”, hanno commentato i responsabili della riserva. Ora gli esperti sperano di arrivare a riprodurre altri esemplari attraverso la fecondazione in vitro. Una possibilità potrebbe essere anche la maternità surrogata, tentativo nel quale sarà coinvolta anche un’azienda italiana, la Avantea di Cremona, insieme all’istituto IZW di Berlino e al Kenya Wildlife Service.

Sudan era arrivato in Kenya proveniente da uno zoo della ex Cecoslovacchia: apparteneva alla terza specie più grande dell’Africa, dopo l’elefante e l’ippopotamo, i cui esemplari possono pesare fino a 2400 chilogrammi. In tutto, al mondo ci sono meno di 30mila rinoceronti, suddivisi in cinque specie: 20mila rinoceronti bianchi meridionali (soprattutto in Sudafrica), 5mila rinoceronti neri (in Africa meridionale e orientale), 3mila 500 rinoceronti indiani con un solo corno (in India e Nepal), meno di 100 rinoceronti di Sumatra, 60 rinoceronti di giava. Lo rende noto la Ong animalista Wild Aid sul suo sito.