Sport e legalità con il MoVimento 5 Stelle: Fioravanti candidato ministro dello Sport

di MoVimento 5 Stelle

La visione di sport a cinque stelle parte dai valori che vogliamo mettere in campo: la legalità e la cultura sportiva sono i principi fondamentali da cui partire. Il programma sport vede un ruolo centrale dello Stato che deve investire e dare importanza allo sport di base così come alle manifestazioni professionistiche, con l’idea ben precisa di creare un terreno fertile per aumentare i praticanti. Il ministro dello sport non deve limitarsi a tagliare nastri e fare foto, ma lavorare affinché i praticanti di ogni disciplina in Italia aumentino.

Lo sport deve puntare alla competitività ma anche riguardare ogni attività praticata a livello amatoriale o giovanile, perché far sport significa investire sulla salute. Per raggiungere questi obiettivi bisogna prevedere un’azione politica: innanzi tutto bisogna partire dalla governance, pensando in modo differente il ruolo del Coni. Il comitato olimpico ha un ruolo chiave, ovvero la formazione olimpica dei nostri migliori atleti e deve concentrarsi su quello. Quando lo Stato afferma la propria incapacità di fare promozione della pratica sportiva e per questo delega il Coni vuol dire che ha fallito. Noi vogliamo restituire centralità al ministero dello Sport, che non sarà più un ramo del Coni ma avrà un ruolo decisivo. Il mondo sportivo deve avere la massima autonomia dalla politica, ma in questi anni non è stato così, basti pensare agli infiniti conflitti d’interesse fra personaggi che allo stesso tempo siedono in Parlamento e occupano poltrone nelle federazioni.

Fra i vari aspetti del programma sport del MoVimento c’è poi il capitolo del professionismo che oggi riguarda poche discipline maschili e nessuna femminile. La disciplina sportiva deve affrontare la figura dell’atleta professionista, da riconoscere a tutti gli atleti, a prescindere dal sesso.
L’aspetto principale di tutta l’architettura del programma sport è l’attività motoria a scuola. Per noi deve essere svolta da docenti qualificati, dunque diplomati Isef o laureati in Scienze motorie, in modo da mettere a disposizione dei bambini le migliori competenze possibili. In quest’ottica si inserisce il riconoscimento dei professionisti dell’attività sportiva.

Non mancano poi altri temi chiave: la lotta al doping, l’impiantistica e l’azionariato popolare.