Sono sempre loro, quelli di Lusi, Cuffaro e Buzzi

di Dino Giarrusso, candidato alla Camera nel collegio Roma 10 per il Movimento 5 Stelle

Premessa doverosa: se alcuni parlamentari davvero hanno tradito il MoVimento su rimborsi e restituzioni, credo sia grave. Siamo l’unica forza politica nella storia ad aver restituito ai cittadini parte degli stipendi personali di ciascun eletto, arrivando ad oltre trenta milioni di euro di restituzioni. Dunque se qualcuno ha aggirato in qualche modo questa regola, ha fatto del male al Movimento.

Riguardo le critiche che partono dagli altri partiti, però, del tipo “se non si sono accorti di questo non possono governare”, vorrei puntualizzare e fare un po’ di memoria.

Loro non si sono accorti che il tesoriere della Margherita Lusi si era imbertato decine di milioni di euro di soldi pubblici, non si sono accorti che Cuffaro avesse rapporti con la mafia, non si sono accorti che l’iscritto al PD Buzzi (il quale foraggiava riccamente le campagne elettorali di Marino, Battaglia, Giansanti, Alemanno, Alfonsi e tanti altri), avesse creato un sistema di corruzione e potere così potente e vischioso da essere definito “mafia capitale”, non si sono accorti che Coratti, Ozzimo, Odevaine, Tassone stando alle sentenze di condanna fossero parte di quel sistema marcio, non si sono accorti che il tesoriere della Lega Belsito comperava diamanti e la famiglia Bossi lauree farlocche in Albania con soldi pubblici, non si sono accorti che i loro consiglieri regionali usavano i soldi dei cittadini italiani per comperare mutande verdi, fuoristrada, vibratori, vini di lusso e altri beni personali, non si sono accorti di Galan in veneto, di Formigoni in Lombardia, di Genovese in Sicilia, e di centinaia di altri in tutta Italia, non si sono accorti dell’oceanico debito pubblico che hanno creato e della povertà in cui hanno ridotto il paese.

Non si sono accorti di nulla, in questi trent’anni, e oggi dicono a noi che siamo inadatti a governare? Ma con che faccia, dico io, questi signori si permettono di parlare?