Morire di smog: ultimatum UE all’Italia è fallimento governo Gentiloni

di Piernicola Pedicini, Efdd – MoVimento 5 Stelle Europa.

Non si deve morire di smog. L’ultimatum della Commissione europea all’Italia certifica il fallimento del governo Gentiloni sul tema della salute dei cittadini. Ieri si è tenuto a Bruxelles il vertice ministeriale sulla qualità dell’aria convocato dal Commissario dell’Ambiente Vella. È stato l’ennesimo buco nell’acqua. Una passerella per Galletti, nulla di più. Le rassicurazioni non bastano perché sono i fatti a smentire il Ministro: siamo al primo posto per inquinamento atmosferico in Europa e centinaia di migliaia di cittadini si ammalano per problemi respiratori. I decessi per smog sono in aumento vertiginoso.

Galletti ha detto al Commissario europeo che gli sforamenti dal 2000 ad oggi si sono ridotti più del 70%. Ma è falso! I dati dell”Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale dicono invece che gli scoramenti del PM10 sono passati da 225 gigagrammi del 2000 a 179 gigagrammi del 2015, una riduzione nettamente inferiore al dato fornito dal Ministro.

L’Italia adesso rischia una sanzione per aver oltrepassato i limiti imposti dalla Direttiva europea. Fa bene la Commissione a tenere il fiato sul collo sul governo Gentiloni che è inadempiente. Tuttavia, non è con un deferimento alla Corte o con una multa che si migliora la qualità dell’aria. Serve una nuova strategia europea che ripudi le fonti fossili e scommetta sulle rinnovabili e l’economia circolare. Noi stiamo lavorando al Parlamento europeo proprio su questo.

Il pacchetto aria pulita che entrerà in vigore il 1 luglio 2018 non risolve i problemi. I nuovi obiettivi nazionali in via di recepimento dagli Stati membri continueranno a mietere vittime da qui al 2030. Questa è l’Europa che non vogliamo, quella che si piega agli interessi dell’industria, delle case automobilistiche e dell’agribusiness contro la salute dei propri cittadini.