Salute e ambiente al primo posto

di MoVimento 5 Stelle

Nell’Italia che vogliamo costruire insieme la tutela dell’ambiente e quindi della salute sono al primo posto. Diremo no alle grandi opere inutili, sì alle bonifiche e alla messa in sicurezza del territorio, che è la prima e più importante opera pubblica del Paese. Chiuderemo gli inceneritori: abolendo gli incentivi, affamandoli con la raccolta differenziata spinta e di qualità, riciclando il più possibile e riducendo a monte la produzione dei rifiuti. L’acqua tornerà pubblica. E pubblica sarà la sua gestione.

Non è un libro dei sogni: è il programma del MoVimento 5 Stelle, dettagliato, preciso e soprattutto realizzabile. Siamo entrati nel dettaglio, studiando e revisionando il sistema di tariffazione dei rifiuti urbani, ad esempio. Abbiamo trovato il modo per poter far risparmiare le casse comunali e i cittadini. Abbiamo già presentato proposte di legge in tal senso come ad esempio quella per la gestione del compostaggio domestico e di prossimità.
Ci chiedono: e i soldi per realizzare il vostro programma? I soldi attualmente vengono sperperati per finanziare inceneritori, sussidi alle fossili, opere inutili. Noi faremo scelte politiche completamente diverse.

Useremo la leva fiscale per spingere un’altra economia, sostenibile e circolare. E marciare verso gli obiettivi degli accordi internazionali per mitigare i cambiamenti climatici e per l’attuazione delle direttive Ue, uscendo da procedimenti di infrazione che ci costano ogni anno milioni di euro di penali. Non sono forse anche quelli soldi dello Stato e quindi di tutti noi? Da dati del Gse (il gestore per i servizi elettrici) relativi al solo 2015 sappiamo che gli incentivi all’incenerimento sono costati per le nostre tasche ben585 milioni di euro. Soldi che potrebbero ben essere spesi meglio.

Ad esempio il Cresme ci ha raccontato in un’audizione alla Camera che un miliardo di euro investito in energie rinnovabili ed efficientamento energetico può produrre fino a 17 mila posti di lavoro. Gli stessi soldi in grandi opere pubbliche producono 700 posti di lavoro. Se foste degli investitori, dove mettereste i vostri soldi? In un Paese dove il consumo procapite di acqua minerale nel 2015 ha raggiunto i 203 litri\anno per persona, ed è stato disatteso il referendum del 2011 che aveva sancito un risultato ben preciso, è indifferibile e non più procrastinabile rendere l’acqua e la sua gestione pubbliche. Quella attuale è una situazione insostenibile, sia per l’impatto ambientale che economico. Il governo e la tutela del ciclo naturale dell’acqua dovrà essere affidato al ministero dell’Ambiente: si deve urgentemente avviare una fase di transizione verso la ripubbliciazzazione della gestione del servizio idrico.

Siamo per lo stop alle trivellazioni, per il ripopolamento dei piccoli comuni attraverso anche agevolazioni e forme di telelavoro, per consentire alle famiglie di poter vivere in questi veri e propri gioielli italiani. Siamo per le bonifiche, subito, prioritarie. Far ripartire la macchina delle bonifiche significa interrompere la catena malata di inquinamento e danni alla salute, significa investire per il benessere del territorio, significa creare posti di lavoro e speranza per gli abitanti dei Sin, dei siti di interesse nazionale, quei buchi neri sparsi per l’Italia dove sembra un miraggio anche progettare di poter sopravvivere. Siamo per far pagare i costi delle bonifiche a chi ha inquinato, e per punire chi è scappato senza rimediare ai danni fatti, abbiamo lottato e ottenuto una legge per gli ecoreati che infatti porta la nostra firma e sappiamo che non basta.

Tutto questo, e come realizzarlo, con concretezza e nel dettaglio, è contenuto nel Programma ambiente del MoVimento 5 Stelle. Realizzato dai portavoce al Parlamento nelle commissioni Ambiente di Camera e Senato, con l’aiuto di esperti, legislativi, l’abbiamo sottoposto agli iscritti che l’hanno votato sul blog e ora è on line a disposizione di tutti.

Ne parleremo con le parti sociali e con i cittadini venerdì 12 gennaio in un evento pubblico a Ercolano, il cuore del parco Nazionale del Vesuvio. Un luogo meraviglioso ma devastato dalle fiamme la scorsa estate, dove la macchina dei soccorsi ha mostrato tutte le sue falle dopo la disastrosa riforma che ha abolito il Corpo forestale, una zona interessata da problemi di presidio del territorio, di discariche abusive, roghi tossici. Saremo con i cittadini, le associazioni, i comitati e illustreremo il nostro programma per un Ambiente a 5 Stelle.

Vi aspettiamo!

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