Prima di tutto la salute dei nostri figli

di MoVimento 5 Stelle Veneto

Il Rally per l’Italia continua in Veneto. Alle 13:30 Luigi Di Maio sarà a Montecchio Maggiore (Vicenza) dove incontrerà insieme ai nostri portavoce del territorio le mamme preoccupate per la salute dei propri figli, le cui analisi del sangue hanno rilevato una presenza di Pfas 20 volte sopra la norma.

In questi incontri veneti raccogliamo i pezzi di mille promesse infrante dal Governo Renzi.

Proprio sui Pfas, circa una mese fa Renzi, mentre prendeva fischi tra una stazione e l’altra anche da queste parti, ha promesso di intervenire per risolvere il problema dell’acqua contaminata.

Peccato che siano cinque anni che riportiamo ai governi del Pd, compreso il suo, le preoccupazioni di migliaia di veneti esposti alla contaminazione da Pfas.

Il ministro dell’ambiente Galletti nel 2016 aveva promesso 80 milioni di euro per mettere in sicurezza l’area interessata. Anche quelli erano tempi di campagna elettorale, per referendum costituzionale, erano tempi di promesse quindi. Ovviamente quei soldi non sono ancora arrivati.

Nel frattempo il MoVimento 5 Stelle in Veneto e in Parlamento ha continuato a lottare per tutelare la salute di 350mila veneti interessati dalla contaminazione.

In regione abbiamo chiesto una Commissione d’inchiesta per individuare i responsabili del disastro e fare luce su tutte le responsabilità. La Commissione è stata accettata all’unanimità ed è proprio uno dei nostri, Manuel Brusco, a presiederla.

I lavori vanno avanti e la relazione che emergerà alla fine segnerà un punto di svolta nella vicenda.

Ma oggi c’è un’altra novità. Insieme a Luigi annunciamo una proposta di legge regionale, a prima firma Jacopo Berti, per chiedere l’istituzione di limiti concessi per legge di presenza di Pfas nell’acqua.

Dovete sapere infatti che in Italia, a differenza di molti altri Paesi, non esistono valori massimi ammessi per i composti Pfas nell’acqua destinata al consumo umano e per ogni tipo di scarico.

Chiediamo quindi di istituirli, al fine fine di poter impedire in modo efficace il loro superamento.

Oggi sappiamo grazie alle analisi e ai controlli dell’Arpav e dei Carabinieri del NOE che la fonte principale di Pfas in Veneto è l’azienda Miteni S.p.a. di Trissino.

Chiediamo quindi, oltre all’istituzione per legge di questi limiti, che la Miteni interrompa immediatamente la produzione di questa sostanza e che provveda, a sue spese, alla bonifica dell’intera area contaminata.

Poche settimane fa il ministero della Salute ha negato la necessità di fissare a livello nazionale dei limiti sui Pfas, scaricando di fatto sulla regione tutte le responsabilità.

Noi abbiamo predisposto una proposta di legge per farlo. Ma per avere a livello nazionale una tutela dell’ambiente e della salute, invece della tutela degli interessi di grandi aziende, servirà un Governo 5 Stelle.