Approvata la lista nera dei paradisi fiscali: mancano Lussemburgo, Olanda, Malta e Irlanda

di Marco Valli, Efdd – MoVimento 5 Stelle Europa

Tutto cambia per non cambiare nulla. Gli scandali LuxLeaks, Panama e Paradise Papers non hanno insegnato nulla e i Ministri delle Finanze dell’Unione europea – riuniti in sede Ecofin – hanno inserito 17 Paesi nella lista nera dei paradisi fiscali. È la montagna che partorisce il topolino. Per combattere l’elusione e l’evasione fiscale nel mondo ci vuole ben altro.

La nostra proposta è semplice: la lista nera delle giurisdizioni non collaborative non deve essere limitata a paesi terzi e deve includere anche gli Stati dell’UE che costituiscono una minaccia per elusione e evasione fiscale, altrimenti questa nuova lista non può essere credibile, legittima, e nemmeno efficace. Alcuni Stati membri dell’UE sono stati al centro di tutti i recenti scandali fiscali ed è scandaloso che vengano esclusi a priori dalla lista per convenienza politica! E invece l’Ecofin ha inserito solo Tunisia, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, American Samoa, Bahrain, Barbados, Grenada, Guam, Macao, Isole Marshall, Mongolia, Namibia, Palau, Panama, Saint Lucia, Samoa, Trinidad e Tobago.

L’ultimo rapporto Oxfam è chiaro: “il rapporto evidenzia anche come quattro Paesi dell’UE finirebbero sulla blacklist se l’UE estendesse la valutazione anche ai propri membri. I criteri scelti dall’UE non sono adatti a intercettare tutti i paradisi fiscali, ma costituiscono un passo nella giusta direzione. Una lista obiettiva assieme a contromisure efficaci potrebbe essere di grande rilievo per porre fine all’era dei paradisi fiscali”. Questi quattro Paesi sono: Irlanda, Lussemburgo, Malta e Paesi Bassi. I paesi cosiddetti “virtuosi” di Juncker e Dijsselbloem (Lussemburgo e Olanda) dovrebbero essere obbligati a fare delle “riforme urgenti” per non danneggiare gli altri Stati membri.

Inoltre nei giorni scorsi Apple ha trovato un accordo con l’Irlanda sui 13 miliardi di tasse non pagate dalla vendita dei suoi prodotti in Europa. La normativa europea sugli aiuti di Stato applicata dalla Commissione obbliga Apple a ripagare le tasse non pagate all’Irlanda, peccato che Apple abbia eluso anche in Italia e altri Paesi che hanno, dunque, solo da perderci.

Queste pratiche devono finire. Per questo è importante approvare subito le nostre proposte contro la grande elusione. Bisogna quanto prima porre fine ai paradisi fiscali per ridurre le disuguaglianze fuori e dentro l’Europa. Il governo italiano con Padoan sta chiedendo a gran voce una lista di paradisi fiscali più completi, ma perché non chiede di inserire anche i 4 Paesi europei citati nel report Oxfam?