Torino, nuovo regolamento nomine: giovani, merito e trasparenza

di Chiara Appendino

Con il nuovo Regolamento Nomine della Città di Torino si introducono per la prima volta in Italia delle specifiche che sono in grado di dare davvero una risposta a chi da troppo tempo aspettava un cambiamento in tema di nomine nella Politica.

Questo segnale forte arriva da una proposta di delibera presentata dal Movimento 5 Stelle di Torino, a firma dei consiglieri Carlotta Tevere e Federico Mensio e presentata mercoledì 15 novembre insieme al Presidente del Consiglio, Fabio Versaci, con la quale si introducono delle novità nel regolamento di indirizzo per le nomine della Città, molte delle quali già anticipate in campagna elettorale e a cui siamo felici di poter dare seguito.

Vediamole sinteticamente in alcuni punti in attesa che arrivi il documento ufficiale.

Semestre bianco
Negli ultimi sei mesi di consiliatura non si potrà procedere a nomine se non strettamente necessario.
Oggi questa regola non esiste e crediamo che sia importante per evitare di condizionare il lavoro delle successive Giunte votate dai cittadini

Massimo due mandati nello stesso Ente
anche non consecutivi. In questo modo si disincentiva il radicamento di interessi (e poteri) troppo profondi;

Candidatura in massimo tre Enti
e non più in tutti quelli che si vuole. È legittimo pensare che ci si voglia candidare in Enti che trattino temi analoghi e in linea con i propri interessi e le proprie peculiarità. Maggiori dubbi invece sorgono quando si sottopongono candidature in Enti che svolgono funzioni del tutto diverse;

Possibilità di percepire un solo emolumento
e di essere nominati in massimo due ruoli che lo prevedano. In altre parole non si potranno cumulare emolumenti in cariche derivate da nomine;

Priorità ai giovani
A parità di requisiti verranno preferiti i candidati più giovani di età;

Audizione pubblica
per la nomina in Enti che presentino un bilancio superiore ai 250mila euro. Sarà inoltre facoltà dei cittadini porre domande ai candidati.

Riteniamo che questi siano punti importanti del nuovo Regolamento Nomine con cui la Politica per la prima volta dà una risposta concreta in un’ottica di trasparenza, partecipazione, merito, tutela degli Enti Pubblici e slancio verso il futuro.

C’è ancora molto da fare, e non abbiamo nessuna intenzione di fermarci.