La Sicilia in mano agli impresentabili

di Giancarlo Cancelleri

Oggi volevo parlarvi della vicenda Genovese junior. Capita spesso in questi giorni che sto un po’ più a letto e che Elena mi viene a svegliare e mi dice: “Amore, ne hanno indagato un altro. È successo anche stamattina. L’ennesima persona che avevamo inserito nella lista degli impresentabili, perché lo era suo padre. I capi di imputazione  e le condanne che a Francantonio Genoese erano state date (per distrazione di fondi europei) erano relativi alle gestione di fondi pubblici. Noi avevamo detto che era moralmente sbagliato candidarlo, avevamo invitato Forza Italia e Nello Musumeci a prendere le distanze e a non candidare persone di questo tipo perché sicuramente avrebbero rappresentato qualcosa di poco edificante. Stamattina arriva la notizia che l’hanno indagato. Sono indagati Genovese padre e Genovese figlio, il deputato neo eletto è indagato per riciclaggio, auto riciclaggio, sottrazione fraudolenta di beni.

Ci sono i tre gradi di giudizio, ma in questi casi io tengo care le parole di Piercamillo Davigo. Quando Davigo era presidente dell’associazione nazionale Magistrati,  a Floris, che gli chiedeva se un politico indagato si dovesse dimettere, rispose: “No, lo dovrebbe dimettere il suo partito, in maniera da dare la possibilità a noi di processare cittadini normali”. È quello che la politica dovrebbe fare in queste occasioni, come fa il Movimento 5 Stelle, che in questi casi mette la persona alla porta. Questo è quello che i partiti dovrebbero fare. Non siamo immuni, ma si può uscirne bene quando non  si fanno sconti a nessuno. Il vero tema è un altro:  qua manca il governo.

Leggo sui giornali di litigi continui per assessorati, con le scelte fatte col manuale Cencelli senza mettere sul piatto le competenze, stanno ragionando di posti, qui non è la Sicilia messa al centro, è la poltrona messa al centro, la Sicilia sta sprofondando ancora. Quando dicevo che avevamo il governo pronto io lo dicevo per davvero. Vi ricordate quando Virginia Raggi aveva il problema che non riusciva a trovare uno o due assessori, quanta campagna mediatica di merda che hanno buttato addosso i partiti, i giornali e ogni giorno il tg1? Ho conosciuto più cose di Roma in quei giorni che in tutta la mia vita, ed ho 42 anni. Ma dove sono qui giornali quei giornalisti, quei grandi editorialisti ora che sono passati 15 giorni e non si conosce il nome di un assessore. Se fosse stata la nostra giunta ci avrebbero aperto ogni giorno i telegiornali, Noi avremmo avuto invece già tutti e 12 gli assessori e io giorno 7 sarei andato a Saponara a parlare col sindaco per rassicurarlo che gli avremmo dato i soldi per risolvere i problemi della frana che causò tre morti e per la quale la Regione e lo Stato non hanno fatto niente dopo sette anni.

Oggi là c’è un sindaco che è una gran persona, io ci sarei andato con l’assessore. Sarei andato ad Acate, dove c’è stata una calamità per la quale gli agricoltori chiedono indennità. Musumeci non c’è andato. Sarei andato a Troina e a Mussomeli a guardare la qualità delle strade e a cominciare a mettere in piedi una viabilità credibile, una regione credibile,. Questi invece stanno parlando di poltrone, ancora. L’altro  giorno Micciché, che è quello che detterà la linea politica, diceva a Musumeci: “prima insediamo il Parlamento e quindi eleggiamo il presidente, (perché Miccichè vuole fare il presidente), e dopo nomini il governo”. Sarebbe la prima volta che un parlamento si insedia senza conoscere gli assessori, sarebbe uno scandalo. Musumeci invece vuole fare il governo e poi eleggere il presidente del parlamento, ma Musumeci non  si fida, teme un colpo basso. Sono queste le cose che leggiamo sul giornali, non leggiamo la storia dell’istituto per geometri di Caltanissetta, dove è caduto il soffitto, Noi ci saremmo andati con l’assessore, il problema è che qui l’assessore non c’è.

Comunque andiamo avanti,  non vogliamo piangerci addosso, andiamo  avanti convinti che questo è un altro gradino che ci porterà al governo della nazione, poi le regioni ce le prenderemo tutte, faremo un ottimo risultato a Roma con Roberta Lombardi, che è bravissima,  ma lo faremo perché il Movimento sta crescendo ovunque. Mi dicono di non mollare ma io non ne ho nessuna intenzione,  entreremo in 20 con l’elmetto, come l’abbiamo avuto da cittadini. Il giorno che ci insedieremo vi chiameremo per accompagnarci al parlamento, come 5 anni fa. Partiremo dai Quattro canti, sarà bello perché lo faremo in nome del popolo sovrano, non ci andiamo in nome dei voti di Francatonio Genovese o dei voti comprati a 50 euro, io ci vado per voi, per un popolo fiero che ha liberamente scelto di votare qualcuno: 722 mila  persone che non conosco tutte e che abbraccio idealmente.

Voglio parlarvi pure di un’altra cosa. Avete letto che c’è in ballo la presidenza dell’Assemblea Regionale, devono essere eletti infatti il Presidente e il Vicepresidente: stanno facendo già il traccheggio Forza Italia e il Partito Democratico si stanno mettendo d’accordo non per risolvere i problemi della Sicilia, ma  per tenere fuori il Movimento 5 Stelle dall’ufficio di presidenza dell’ARS, sapete perché? In quell’ufficio di Presidenza si decidono i vitalizi, gli stipendi dei deputati regionali, si decidono le pensioni privilegiate e vergognose che scattano dopo 4 anni e mezzo e tutta una serie di privilegi che riguardano il palazzo più costoso tra i consigli regionali d’Italia: 150 milioni di euro l’anno.

Noi avevamo la ricetta non solo per fare calare il costo, da 150 a 70 milioni, spostando le pensioni e facendo tutta una serie di passaggi e rispettando il personale dell’assemblea, che è valido e che ho avuto il piacere di conoscere,  ma soprattutto,  se entreremo la  dentro  (è una promessa che ho fatto in campagna elettorale e io ho il vizio di mantenere le promesse), lo faremo presentando la “legge 800A”. Noi li vogliamo abolire i vitalizi e dimezzare gli stipendi dei deputati regionali ed è lì dentro che si fa, ed è per questo che non ci vogliono fare entrare. Riusciranno a fare questa cosa vergognosa di mantenere fuori il primo gruppo di opposizione, che non si è mai fatta in 70 anni di storia di Assemblea Regionale Siciliana? Se è il governo dell’imbroglio , delle cose indicibili, potrebbero anche farlo. Però se ne devono assumere la responsabilità politica, perché noi andremo a raccontare a tutti che non si discutono i vitalizi e  i privilegi vergognosi di quel palazzo, perché qualcuno ha fatto un traccheggio senza dare la possibilità a 20 persone oneste di entrare in consiglio di presidenza. Saranno loro contro di noi.

Non lo so come andrà a finire. Lo sto chiedendo pubblicamente, noi chiediamo la presidenza dell’assemblea regionale. O la vicepresidenza. Comunque chiediamo di entrare nell’ufficio di presidenza dalla porta di ingresso  e non barattando voti con nessuno. Dobbiamo andare dentro perché ci spetta, perché lo vuole il popolo, che ha deciso che il Movimento 5 Stelle dovesse avere una affermazione elettorale grandissima. Fra l’altro il regolamento interno dell’assemblea regionale dice che l’ufficio di presidenza deve essere formato rispecchiando quella che è la composizione del parlamento regionale perché è composto secondo il volere del popolo. È chiaro che chi ha 20 deputati debba avere più posti. Vedremo cosa succederà in questa legislatura. Musumeci ha la responsabilità di decidere cosa far diventare questa legislatura e la sua  presidenza, se farne la fotocopia del governo Crocetta  o farne qualcosa di diverso.