La Repubblica degli asini e le balle sul MoVimento 5 Stelle in Sicilia

di MoVimento 5 Stelle

Di vedere articoli costruiti col taglia e cuci con pezzi di documenti col solo scopo di dimostrare la propria tesi ci eravamo abituati e non ci aspettavamo certo altro da Repubblica. Ma farlo passando pure per asini ignoranti è, forse, la nuova frontiera del giornale di De Benedetti. Oggi con sicumera da modo indicativo, per questo giornale il nostro candidato all’Ars, Giacomo Li Destri ha mentito ai cittadini e ai carabinieri e ha pagato il ‘pizzo’. Tutto falso! Se fosse stato più vecchio, probabilmente l’avrebbero piazzato nella collinetta di Dallas al passaggio di JFK nel ’63.

Tanto per cominciare, quello che secondo loro sono le “conclusioni” dei magistrati, sono invece gli atti preliminari per antonomasia: tutto ciò da cui attingono, infatti, è l’ordinanza di custodia cautelare di un’operazione. Cioè quello che avviene “prima“. Repubblica dimentica intenzionalmente che sono passati cinque anni e che c’è già stato un processo ormai giunto alla sua conclusione, il dibattimento è infatti concluso. E, soprattutto, che Giacomo Li Destri non è stato chiamato neanche come testimone. Ma come è possibile? Mente sui rapporti col cugino, paga il pizzo e non lo chiamano neanche a testimoniare?

Repubblica dimentica di dire che, subito dopo l’operazione, Giacomo Li Destri è stato interrogato dai carabinieri, ai quali ha detto, mettendolo a verbale:
a) di non avere a che fare con il cugino da quasi trent’anni;
b) di non aver pagato alcun ‘pizzo’;
c) di non aver ricevuto, in nessuna forma, alcuna richiesta di ‘pizzo’;
Questo verbale sta nel fascicolo del processo, Repubblica s’è presa la briga di pubblicarlo? Non sia mai.

Repubblica poi, dimentica di attivare le sinapsi. Li Destri ha rapporti con il cugino così come loro sostengono? E allora perché non è stato denunciato per le sue false dichiarazioni?
Li Destri ha pagato il ‘pizzo’ e lo ha negato alle autorità? E allora perché non è stato incriminato per favoreggiamento, come ormai avviene (per fortuna) a chi nega di pagare l’odioso obolo a Cosa nostra? Repubblica non si fa domande, non attiva le sinapsi, dà per certezze assoluto documenti di 5 anni fa, per forza di cose superati da un processo pubblico, e non guarda tutto ciò che è successo dopo, ovvero che Li Destri è stato totalmente escluso dal processo e anche dagli effetti collaterali dell’operazione. Perché? Evidentemente non c’entra niente.

Ma questo Repubblica non lo può scrivere, meglio passare per asini ignoranti.