Emergenza smog: è l’ora di agire

di Massimo De Rosa, portavoce MoVimento 5 Stelle Camera

Ci risiamo. Siamo ancora in emergenza smog. Anzi: la parola emergenza è superata, perché l’allarme è cronico, costante e ormai quasi rituale.
Ma, mentre la pianura Padana letteralmente soffoca sotto una cappa di polveri sottili che quotidianamente intossica il respiro dei cittadini, gli strumenti proposti dal governo sono assolutamente insufficienti. E nella maggior parte delle volte le contromisure adottate si limitano alla danza della pioggia, o a qualche sporadico blocco del traffico.

La situazione è drammatica. A Milano ad esempio i livelli di PM10 hanno doppiato i limiti consentiti dalla legge, per un numero di giorni già superiore a quelli fissati dagli stessi limiti. L’Italia è il Paese dell’Unione Europea che paga all’inquinamento il tributo più altro in termini di vite umane. I decessi imputabili allo smog nel nostro Paese sono 91mila all’anno (dati Ocse). Numeri di una tragedia che il governo ha fronteggiato stanziando, nel dicembre 2015, la “bellezza” di ben 85 milioni di euro, tra mobilità sostenibile e colonnine elettriche. Non solo, lo scorso anno il ministro Galletti ha annunciato un investimento di “addirittura” 35 milioni di euro per lo sviluppo di un programma di mobilità casa-scuola e casa-lavoro. Per intenderci questo è lo stesso governo che ha regalato, condonandoli, 500 milioni ai signori del gioco d’azzardo. L’assenza di una strategia, di un impegno concreto da parte del governo nel combattere l’emergenza smog ha portato la Corte Europea ad aprire, nei confronti dell’Italia, una procedura d’infrazione.

Ormai l’abbiamo imparato. Fra gli interessi delle lobby e i bisogni dei cittadini, la precedenza di questo governo va senza dubbio ai primi. Per questo motivo il Movimento Cinque Stelle è l’unica forza politica capace di rispondere a questo tipo di emergenza. Siamo gli unici a poterlo fare perché i nostri interessi vanno al di là di quelli legati alla poltrona.

Abbiamo pronto un piano pluriennale per contrastare l’emergenza smog.
La nostra proposta parte dal presupposto dell’esistenza di una strategia nazionale per la qualità dell’aria, tale da garantire agli enti locali strumenti operativi e finanziari, attraverso i quali perseguire obiettivi di disinquinamento e vivibilità. Riteniamo necessario integrare, attraverso una cabina interministeriale, gli obiettivi sul clima e sull’inquinamento. Vogliamo promuovere lo sviluppo del verde urbano: si inserisce in questo contesto lo straordinario impegno che porterà sindaci, consiglieri, portavoce e attivisti del MoVimento 5 Stelle a piantare, il 19 novembre, ben 21.400 alberi in tutta Italia. Vogliamo attivare una mappatura delle fonti inquinanti arrivando così a nuove valutazioni di impatto ambientali, che contemplino l’effetto cumulativo delle varie emissioni. Promuoveremo investimenti per la mobilità sostenibile e per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, fermando di conseguenza abusivismo e consumo di suolo.

Vogliamo ridurre drasticamente le emissioni di ammoniaca in atmosfera nel settore agricolo e zootecnico e sviluppare delle linee guida sull’utilizzo delle biomasse per il riscaldamento domestico. Il fine ultimo è creare benessere e lavoro attraverso l’introduzione di un nuovo modello di sviluppo capace di garantire elevati standard per la produzione industriale, riducendo contemporaneamente il proprio impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini.

Per noi è fondamentale iniziare a fare qualcosa. Intervenire. Per questo presenteremo alle Regioni le nostre proposte. Non ci interessa se sarà qualcun altro a portare avanti le nostre idee. Perché l’aria che respiriamo, non la respirano solamente i politici, i portatori d’interessi o i cittadini che votano questo o quell’altro partito. L’aria che respiriamo la respiriamo tutti.