Adnkronos e I brutti sogni

di Beppe Grillo, Luigi di Maio, Alessandro Di Battista, Davide Casaleggio, Riccardo Fraccaro, Alfonso Bonafede, Rocco Casalino, Ilaria Loquenzi, Pietro Dettori e Cristina Belotti

AdnKronos riferisce di un  incontro tenutosi a Milano in cui eravamo presenti Beppe Grillo, Luigi di Maio, Alessandro Di Battista, Davide Casaleggio, Riccardo Fraccaro, Alfonso Bonafede, Rocco Casalino, Ilaria Loquenzi, Pietro Dettori e Cristina Belotti. 

Ed è proprio così, ci siamo riuniti davvero, ed è stato bello leggere la versione di quell’incontro fornita dall’Agenzia di Stampa; bello come quando ti risvegli da un brutto sogno e ti accorgi che non era vero niente, avete presente quella sensazione?

Non stavamo parlando di loro, oppure delle gaffe inventate di Di Maio, di quanto siamo preoccupati per delle divisioni che… in effetti non esistono proprio! grazie adnKronos! 

Perché ti leggo e poi… mi sveglio nella realtà e capisco che nessuno di noi avverte dentro di se gli echi delle vostre bufale. Questo non avremmo mai potuto verificarlo con certezza senza di voi. C’è anche un valore aggiunto: la riunione a cui fate riferimento ci vedeva tutti insieme… e insieme ci siamo rinforzati proprio come succederebbe dopo un brutto sogno collettivo. La rappresentazione che fornite voi dei nostri momenti insieme ci fa esclamare “che bello non essere così… come ci dipingono sti ragazzi!” Ma non è soltanto questo il regalo che ci avete fatto, perché un movimento come il nostro ha il carattere dell’unicità, così confrontare le vostre fantasie con la nostra realtà ci ha permesso di toccare tutti insieme che proprio non abbiamo preso neppure la più piccola piega di un partito.

Gli italiani probabilmente immaginano voi e immaginano noi, sanno bene cosa significa lavorare sotto schiaffo. Piegare la propria visione delle cose alle pretese di chi può ricattarti per qualche frammento di contratto sbucato dal Jobs Act. Non gli è difficile capire che fabbricare brutti sogni è un mestiere triste a cui siete condannati come tantissimi di loro. Basta mettere delle virgolette a delle frasi inventate perché la maggioranza degli italiani creda alle vostre pozzanghere esistenziali?

Comunque si è trattato di un momento anche parecchio divertente, neppure un sorriso falso, neppure la minima preoccupazione per il fatto che esistono i gufi nella foresta: è sufficiente non guardare tutto dalla loro prospettiva, dai loro buchi