Verità, coraggio, futuro: la nostra scelta per risanare i conti di Torino

di Chiara Appendino

Abbiamo approvato in Giunta il cosiddetto Piano di Rientro. Ovvero una pianificazione di interventi che coinvolgerà tutto il nostro mandato di cui alcuni dettagli potete trovare nella presentazione qui.

Verità
Dobbiamo ripartire dalla verità sui conti della Città, perché crediamo fermamente che ogni cittadino di Torino debba essere pienamente informato sullo stato delle cose. In questo primo anno di mandato abbiamo esplorato tutte le situazioni, comprese quelle più “grigie” e ora siamo in grado di avere il quadro preciso. La Corte dei Conti ci ha consegnato un giudizio chiaro riferendosi al consuntivo del 2015: Torino non ha un equilibrio strutturale dei conti. Ciò è dovuto al fatto che in passato per troppo tempo si sono mantenuti in equilibrio i bilanci con poste straordinarie e senza operare alcuna vera riforma della spesa, dei servizi e dell’intera macchina comunale.

Non è stato semplice arrivare a questo quadro completo perché più volte abbiamo sentito dire che tutto era a posto è che Torino non aveva problemi. Abbiamo sentito che il debito era diminuito nei cinque anni precedenti e invece abbiamo scoperto che non è cambiata la consistenza del debito, sempre pari a 3,3 miliardi di euro, ma ne è cambiata la sua composizione, ai 2,8 miliardi di euro di debito a lungo termine occorre infatti aggiungere oltre 500 milioni di euro ricevuti grazie al DL 35 e che dovremmo restituire in 30 anni.

Coraggio
Siamo fermamente convinti che per governare bene la nostra Città occorra il coraggio di affrontare i problemi assumendosi la responsabilità delle scelte. Evitare anche solo di parlare dei problemi strutturali dei conti della Città ha infatti semplicemente aggravato il problema. Non vogliamo che i cittadini paghino il conto più salato, tale sarebbe infatti una dichiarazione di predissesto, e con grande responsabilità abbiamo elaborato un piano pluriennale, nell’orizzonte temporale del nostro mandato, grazie al quale siamo convinti che riporteremo Torino fuori da questi problemi.

Saranno quattro anni durante i quali la sfida politica non sarà solo quella di operare delle scelte tra i servizi da mantenere e quelli da ridurre, ma sarà soprattutto la sfida a ripensare ogni processo. Sarà anche una sfida comunicativa perché siamo certi che i torinesi sono innamorati della loro città e che sapranno comprendere e supportare questo grande sforzo della nostra comunità urbana per ritrovare la serenità di guardare al domani.

Futuro
Noi siamo amministratori di un patrimonio che non è di nostra proprietà ma che abbiamo ricevuto da chi ci ha preceduto e che dobbiamo consegnare migliorato a chi verrà. Quattro anni di duro lavoro ci consentirà, ne siamo certi, di consegnare a Torino tutte quelle possibilità che si merita. Avere bilancio sano e in equilibrio libererà infatti risorse non solo per poter effettuare gli investimenti dei quali il nostro territorio ha bisogno, ma anche e soprattutto di avere la serenità di vivere in una città nella quale la quantità e la qualità dei servizi sono garantiti di anno in anno.

Siamo convinti che tutto questo sia un progetto sfidante, per il quale occorre avere una visione di mandato che copra i prossimi quattro anni e che sia aperto verso il futuro. Noi crediamo fermamente che la buona Politica non debba solo guardare alla prossima scadenza elettorale utile ma debba essere chiamata a confrontarsi con i valori e le aspirazioni di un’intera comunità. Tutti assieme ci riprenderemo il nostro futuro, la possibilità di progettare e realizzare, possibilità che con questo bilancio, in assenza di un equilibrio strutturale, ci sarebbero precluse.

Non si ripara in pochi mesi ciò che è stato danneggiato in anni ma una promessa voglio farvela: risaneremo la città e al termine del nostro mandato Torino avrà le basi per ripartire davvero.