In Sicilia e Sardegna boom di nuovi sbarchi: è il fallimento della Trattativa Stato-Mafie libiche

di MoVimento 5 Stelle Europa

Le rotte dell’immigrazione sono infinite. Minniti pensava che dialogando con i miliziani libici potesse raggiungere la tregua necessaria per far dimenticare in campagna elettorale i disastri del Partito Democratico sull’immigrazione (li ricordiamo: regolamento di Dublino, accordo Triton, procedure di identificazione lunghissime, tagli alla cooperazione internazionale) e invece nulla è cambiato. I barconi adesso salpano dalla Tunisia e dall’Algeria. Probabilmente il business degli scafisti si è semplicemente spostato di qualche km. La Sicilia è di nuovo al collasso.

Dall’inizio dell’anno sono sbarcati illegalmente in Italia oltre 106.000 migranti. Alcuni di essi hanno diritto alla protezione internazionale, altri no. L’Europa non si fa carico di entrambi. Siamo lasciati soli. E la colpa è anche dei partiti italiani che sono stati complici in questi anni della definizione delle politiche europee. Si potevano opporre, non lo hanno fatto e adesso ci ritroviamo a gestire questo fenomeno con regole assurde e controproducenti.

Le nuove rotte che partono da Tunisia e Algeria arrivano adesso persino in Sardegna. Secondo il quotidiano algerino El Watan, il viaggio costa a ciascun migrante 700 dollari circa. Segno che nulla è cambiato. Lo abbiamo detto più volte e il nostro programma Immigrazione parla chiaro: a cambiare rotta deve essere l’Europa. Queste politiche miopi e tampone non risolvono nulla: serve un nuovo approccio basato su vie legali di accesso e aiuti reali ai Paesi di transito e origine. Va rafforzata la cooperazione internazionale e la lotta agli schiavisti che sfruttano la disperazione delle persone per fare affari. Bisogna ascoltare e rispondere agli allarmi lanciati dai sindaci di Lampedusa e Pozzallo, ma serve un governo nuovo che non sia schiavo dei diktat di Bruxelles.

Le prossime settimane saranno decisive. Il Parlamento europeo inizierà a discutere e a votare la riforma del regolamento di Dublino e il nuovo codice frontiere Schengen. Vigileremo e combatteremo se ci saranno nuove trappole per il nostro Paese. I partiti ci hanno trasformato nel campo profughi d’Europa. Faremo di tutto per rendere l’Italia forte e rispettata in Europa.