Gli impresentabili di Musumeci

di Giancarlo Cancelleri

“Fossi stato io avrei evitato la candidatura del figlio di Genovese, il fatto che Forza Italia abbia deciso di candidarlo è una responsabilità che ricade sulla forza politica”. Con questa frase Musumeci, ieri notte su Rai3, prova nuovamente ad eludere un problema grande quanto una casa: la responsabilità, tutta sua, di avere in lista candidati impresentabili. La verità è che i voti di Genovese (senior) gli fanno comodo. Per quei voti è disposto pure a contraddirsi, basti vedere cosa diceva sul caso Genovese qualche anno fa.

Evidentemente per Musumeci i voti – come i soldi – non puzzano. Alle liste pulite lui ha preferito i voti facili. Altrimenti lo dica chiaramente che non è lui a decidere e che c’è qualcun altro che lo fa al posto suo; visto che ha anche anticipato che Genovese non sarà l’unico impresentabile. Oggi Miccichè lo ha addirittura minacciato: “o mette i miei uomini o l’alleanza salta.” Questa è gente che neppure si parla per telefono. Che affidabilità possono dare ai cittadini?

Chi vota Musumeci deve sapere che vota un presidente che deve sottostare a scelte di altri e che non avrà alcun potere. Altro che garanzia, lui è l’ennesimo burattino dei partiti. Lui è il Crocetta del centrodestra. E sappiamo tutti come è stata governata in questi anni la Sicilia.

Nel frattempo noi abbiamo presentato tutta la lista e i primi tre assessori designati (ne presentiamo uno a settimana). Tutti i nostri candidati hanno firmato un codice comportamentale che ne stabilisce l’assoluta “purezza”. Nessun condannato, nessun nome chiacchierato, nessun “portatore di voti”. A dimostrazione che si possono avere liste davvero pulite. Ma siamo gli unici a poterlo fare in quanto gli unici ad avere le mani libere.

Il 5 novembre i siciliani dovranno scegliere se dare un futuro a questa terra o condannarla al passato. L’ultima chance: #SceglieteilFuturo

“S’i fosse fuoco,” – dice Angiolieri – “arderei ‘l mondo”
“S’i fosse Nello” – dice Musumeci – “me ne laverei le mani”
S’i fosse Cancelleri, com’i’ sono e fui,
torrei le liste pulite e limpide
e quelle sporche e laide lasserei altrui.