Rosignano Solvay, moria di pesci: una ILVA Toscana sulla costa

di Francesco Serretti, Mario Settino ed Elisa Becherini – Consiglieri Comunali M5s Rosignano Marittimo

Da piccoli noi di Rosignano Solvay giocavamo con le palline sulla spiaggia: chi non ha mai giocato a palline sulla spiaggia? Ma le nostre palline erano speciali, erano scarti di polietilene e palline di mercurio. In questi giorni a Rosignano Solvay, frazione di Rosignano Marittimo, alle spiagge bianche c’è stata una moria di pesci senza precedenti in concomitanza ad uno sversamento in mare di ammoniaca da parte dell’industria Solvay.

Le “spiagge bianche” sono rese tali dagli scarichi dell’industria Solvay che negli anni ha profondamente cambiato il nostro territorio. Sono famose e meta di turismo per l’aspetto invitante, con finissima sabbia bianca e un mare di un profondo azzurro. I fiorentini che vengono in vacanza solitamente appena le vedono esclamano: “La par d’esse alle Hawaii”.

Noi che siamo nati su questo territorio sappiamo che non sono le Hawaii, L’industria c’era già dal 1913 quando un belga di nome Ernest Solvay decise di fare il suo primo stabilimento chimico italiano in un paradiso incontaminato a ridosso del mare e di iniziare così la produzione di soda caustica, bicarbonato e bicarbonato di sodio. Ognuno di noi abitanti di queste zone ha uno zio un fratello o un cugino che ha lavorato da “Mamma Solvay” (questo era l’appellativo dato alla fabbrica) perchè la fabbrica era tutto, dava tutto e in cambio inquinava come se non ci fosse un domani.

Negli anni l’industria Solvay ha scaricato in mare di tutto: arsenico (la più grande emettitrice Italiana secondo uno studio INAIL, ISPELS del 2010), mercurio, piombo, cadmio, rame, cromo, zinco in quantità enormi, ha scaricato in aria tonnellate di Co2, ha estratto sale per la lavorazione creando delle subsidenze tali da mettere in pericolo il piccolo paese di Saline di Volterra, ha usato acqua di ottima qualità quanto una grande città toscana, ha avuto un impianto di cloruro di vinile(cancerogeno) che ha causato danni immensi agli operai e ai cittadini della frazione ( secondo l’unico referto epidemiologico mai stato fatto dalla Regione Toscana negli anni 80 ) tanto che è stata costretta a chiuderlo.

Oggi l’amministrazione continua con questo atteggiamento remissivo che tutte le amministrazioni hanno avuto nei confronti dell’industria. L’amministrazione PD del Sindaco e Presidente Provinciale Alessandro Franchi, sta affrontando il problema dello sversamento in mare di ammoniaca dell’industria Solvay avvenuto in questi giorni con evidente atteggiamento di sottomissione, non intervenendo e senza considerare di intraprendere alcuna azione motivata dal principio precauzionale, quella condotta cautelativa indispensabile a fronte di emergenze non circoscritte e definite ma pericolose per l’ambiente e la salute umana e fino a qualche ora prima rilasciando dichiarazioni in televisione su quanto l’industria sia sicura e non inquinante.
Il MoVimento 5 Stelle di Rosignano Marittimo ha un pensiero totalmente diverso su come deve essere trattata la salute umana e il nostro ambiente. Appena entrati in Consiglio abbiamo chiesto la costituzione di un referto epidemiologico per capire collegamenti con le tante malattie che colpiscono i nostri cittadini e dopo una lotta di due anni abbiamo costretto il Sindaco a muoversi.

La salute è un diritto e non può essere barattata con posti di lavoro!
Fino a che il PD amministrerà in favore degli interessi della multinazionale a scapito della salute delle persone corriamo un serio pericolo. Se il Sindaco non è in grado di tutelare i propri cittadini deve dimettersi, oppure vogliamo attendere di fare la fine dei cefali alle spiagge bianche, spiaggiati e boccheggianti? Se dovesse essere così, noi non molleremo fino all’ultimo respiro.