Ministro delle finanze unico e Troika per tutti. Lo ‘stato dell’Unione’ di Juncker è terrificante

di MoVimento 5 Stelle Europa

Con il suo classico discorso sullo “stato dell’Unione” il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker si è accodato alle recenti dichiarazioni di Angela Merkel, Wolfgang Schäuble, Emmanuel Macron e Mario Draghi. Nulla di realmente nuovo per chi legge questo blog, e proprio per questo è stato un discorso terrificante. La direzione auspicata è quella tedesca, già formalmente approvata da PD e Forza Italia al Parlamento europeo, che hanno votato un report (qui tutti i dettagli) inglobante le idee teutoniche sul ministro unico delle finanze della Zona Euro e l’istituzionalizzazione della Troika.

IL MES DIVENTA FONDO MONETARIO EUROPEO
Così verrà istituzionalizzata la Troika attraverso la revisione dell’assetto istituzionale dell’Unione Economica e Monetaria. La proposta, sulla quale c’è già un mezzo accordo Parigi-Berlino porta alla trasformazione del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) in un Fondo Monetario Europeo, che interverrà in modo frequente con “aiuti” finanziari elargiti nelle situazioni ritenute “opportune” dai burocrati. Cosa vuol questo dire aiuto? Di certo non sarà gratuito. Per due motivi, primo e più paradossale: lo pagheremo noi stessi. L’Italia, infatti, è il terzo contribuente economico al Meccanismo Europeo di Stabilità. Il secondo motivo, e più crudele: l’attivazione di questo nuovo meccanismo comporterà il “commissariamento”, mirato, ad esempio, ad applicare riforme liberali ed impopolari nel mondo del lavoro, privatizzazioni di sanità e beni pubblici, aumenti di tasse o dell’età per il pensionamento.

BUDGET DELL’EUROZONA
La proposta che è sul piatto non è ad oggi ben delineata, soprattutto su come verrà finanziata questa linea di budget. Non siamo a favore di un bilancio dell’Eurozona che comporterebbe altri sacrifici contributivi, senza che siano prima risolti gli squilibri economici dovuti all’adozione della moneta unica tra 19 economie diverse. Ad esempio chi accumula surplus (Germania, Olanda e Lussemburgo, violando le stesse regole europee odierne) dovrebbe contribuire di più attraverso trasferimenti fiscali nell’ordine di almeno decine di miliardi di Euro. Le riforme richieste in cambio del contributo economico non dovranno avere un orientamento eccessivamente liberale (svalutazione salari tramite riforme del lavoro, riforme delle pensioni, privatizzazioni e vendita di beni dello Stato).

SCHEMA DI GARANZIA DEI DEPOSITI COMUNE
Ad oggi non c’è una chiara volontà politica per creare un sistema di garanzia davvero europeo e credibile. Sul piatto c’è una situazione di compromesso che non comporta una reale condivisione dei rischi. In particolare per l’opposizione dei Paesi del Nord. L’Unione Bancaria nel suo secondo pilastro (che riguarda la risoluzione degli istituti in crisi, dove è contenuto il bail-in) mette di fatto a rischio il risparmio. Noi vogliamo difendere il risparmio degli italiani come sancito dalla Costituzione, quindi vogliamo che ci sia: o un meccanismo europeo credibile; o uno nazionale che garantisca con una banca centrale pubblica senza rischi per i cittadini di perdere risparmi.

EUROBOND
Anche in questo caso la proposta sul tavolo non prevede un vero e completo meccanismo di condivisione del rischio sul debito, ma un progetto dove rimarranno fortemente marcate le differenze tra i debiti dei Paesi. Nella proposta, la maggior parte dei titoli di Stato rimarrà escluso dal sistema di “condivisione”, e verrà introdotto il rischio sui titoli sovrani per i bilanci delle banche. Creando problemi ai sistemi bancari dei Paesi con “rating” inferiore, che ad oggi contabilizzano i titoli di Stato a rischio zero.

Il commento del portavoce Marco Valli:

“Oggi il presidente della Commissione europea Juncker ha confermato quello che già tutti sapevano: la Germania comanda l’Europa. Le idee di Merkel e Schäuble, su cui c’è già un accordo con Macron, sono quelle di un ministro delle finanze unico della Zona Euro e la conseguente istituzionalizzazione della Troika. Verrano così costretti gli Stati membri a ricevere aiuti da un fantomatico bilancio e fondo monetario europeo (finanziato da loro stessi) in cambio di pesanti condizionalità, sul modello greco. La cosa più incredibile è che PD e Forza Italia si accodino a queste richieste e che anzi abbiano già votato positivamente al Parlamento europeo un report che conteneva tutti questi elementi. Come al solito, la vecchia politica in Europa non è in grado di risolvere alcuno dei problemi degli italiani. Fa sorridere pensare oggi alle “sparate” di Matteo Renzi e del PD contro l’attuale assetto istituzionale imposto da Bruxelles, considerando il fatto che quest’ultimo andrà a peggiorare e divenire ancora più stringente anche grazie ai loro voti. L’Italia e gli italiani hanno bisogno di un Governo che in Europa si faccia rispettare e che non si pieghi supinamente ai voleri della Merkel”.