Atac: la vittoria dei romani e la figuraccia del PD

di Gianni Lemmetti, Assessore al Bilancio di Roma

Quella di ieri deve essere stata una giornata molto dura per i soloni del Pd. In particolare per gli scienziati del trasporto pubblico che solo fino a qualche mese fa pontificavano sull’impossibilità per Atac di accedere al concordato preventivo in continuità.

Ci attaccavano ma avevamo ragione, continuano ad attaccarci e noi continueremo ad avere ragione: ieri il Tribunale di Roma ha accolto la domanda di concordato presentata dall’azienda dei trasporti della Capitale. È il primo passo verso la rinascita di Atac, sulla strada che porta al risanamento e al rilancio dell’azienda.

Al limite del grottesco appaiono ora le dichiarazioni di chi, come il senatore del Pd Stefano Esposito, ad agosto sentenziava via twitter: “Voglio vederlo un giudice a Roma che ammette Atac al concordato in continuità”. Ora lo ha visto. E vedrà anche come riusciremo a rimettere in piedi l’azienda dei trasporti più grande d’Europa affossata nei decenni anche dalla sua parte politica. Vedrà come ridurremo quel debito che di certo non abbiamo creato noi, della cui origine Esposito dubita come se venisse da un altro pianeta. Invece è stato responsabile dei trasporti in questa città, anche se i suoi due unici successi furono una bestemmia pronunciata in consiglio comunale e un “Roma m…” urlato ai microfoni di una radio. Dovrebbe evitare di definire gli altri “ignoranti” e “bugiardi” per poi incappare in clamorose figuracce.

La verità è che il Pd dovrebbe avere la decenza di consegnarsi al silenzio. E di lasciar lavorare quelli che Roma la amano e vogliono risollevarla dal baratro in cui i partiti l’hanno gettata in oltre vent’anni di malgoverno.