Una vittoria storica: la prima battaglia sui #vitalizi è vinta

di Luigi Di Maio

Oggi è un giorno storico. Segniamocela in rosso sul calendario questa data, perchè finalmente quest’Aula, che si è macchiata di tanti voti vergogna, sta per abolire i vitalizi. C’è voluta quasi un’intera legislatura – quattro anni e 4 mesi per l’esattezza – di pressioni del MoVimento 5 Stelle per giungere -al punto in cui siamo oggi. Perchè, diciamocelo chiaro come lo hanno detto colleghi di altri partiti, questa legge è una vittoria del MoVimento 5 Stelle. Ed è ancora di più una nostra vittoria perchè non solo abbiamo portato la maggioranza di voi a votare per togliervi il privilegio, ma abbiamo addirittura portato il Pd a presentare questa legge. E’ stata dura trascinarvi fino a qua, ma alla fine avete ceduto. Quattro anni e mezzo per questo risultato. Dieci anni di battaglie con migliaia di attivisti. Oggi viene ristabilita la giustizia.

Non è la prima volta che vi costringiamo a far saltare delle indecenze, perchè ve ne vergognate. Quando siamo arrivati qui si spendevano 30 milioni di euro di affitti d’oro e li abbiamo fatti saltare. Si spendeva un milione di euro in rimborsi spese viaggio agli ex parlamentari e li abbiamo fatti saltare. Si spendevano 350.000 euro in un’assicurazione dalle punture di insetto ai parlamentari, l’abbiamo fatta saltare qualche mese fa. Le auto blu costavano 759.000 euro all’anno, oggi costano 200.000 euro, ma si può fare di meglio.

Solo fino a qualche mese fa questo sembrava impossibile, in un’Italia ormai assuefatta ai privilegi delle tante, troppe caste che per anni si sono considerate intoccabili. E infatti il clima in cui in cui oggi si discute, tra questi banchi e di riflesso sui giornali, è surreale: “i vitalizi non si toccano“, “abolirli è incostituzionale“, ho sentito addirittura evocare parole come “macelleria sociale“… Signori, ma voi vi rendete conto di cosa stiamo parlando? Volete svegliarvi una buona volta? La macelleria sociale è quella che VOI avete imposto al Paese: tagli da oltre 4 miliardi alla sanità, jobs act, questa è macelleria sociale! Qui noi oggi stiamo facendo una cosa semplice, semplice e giusta. Stiamo togliendo di mezzo un privilegio medievale, siamo qui a dirvi: non è intoccabile! Nessuno di voi lo è!

Non vi stiamo dicendo “rinunciate a una pensione“, vi stiamo dicendo “smettetela di considerarvi diversi dagli altri e di pretendere trattamenti di favore“. Il vitalizio è un privilegio per chi lo riceve, ma un’ingiustizia non più sopportabile per tutti coloro che sono fuori da quest’Aula, per quei cittadini italiani a cui noi dobbiamo rendere conto.
Oggi lo Stato spende 215 milioni di euro l’anno per il vitalizio di 2600 ex parlamentari. Il loro assegno, ancora oggi, viene calcolato con il sistema retributivo, quindi un ex parlamentare arriva ad incassare fino a cinque volte quanto versava di contributi. Da oggi non sarà più così. Nessuno avrà più diritto a un privilegio del genere. Chi ora percepisce il vitalizio si vedrà un bel taglio perchè ora sarà ricalcolato secondo il sistema contributivo.

Vi sareste dovuti rendere conto da soli che questa situazione di ingiustizia, di disuguaglianza così smaccata, non è mai stata tollerabile. Siamo dovuti arrivare noi per farvelo capire. Perché noi abbiamo a cuore il Paese lì fuori, l’Italia che non ce la fa, le famiglie che soffrono. E se quest’Aula ha il potere di imporre lacrime e sangue ai cittadini, poi ha il dovere morale di imporli anche a se stessa. L’abolizione dei vitalizi è la NOSTRA battaglia, lo era prima che entrassimo in Parlamento e lo è ancora oggi e lo sarà fino a quando non porteremo a casa il risultato dopo il voto in questa Aula e dopo il voto in Senato.

I giornali hanno titolato “sfida PD-MoVimento 5 Stelle sui vitalizi“, ma quale sfida? Non c’è nessuna sfida, toglietevelo dalla testa, tutto è molto chiaro e limpido: questo dibattito dentro queste Aule parlamentari lo ha portato il MoVimento 5 Stelle, lo abbiamo imposto nell’agenda e nel dibattito politici, e lo abbiamo fatto mentre tutte le altre forze politiche remavano contro scandalizzate. Per capirlo basta guardare le vostre facce. Non so cosa sareste capaci di fare se ci fosse anche solo una possibilità di allontanare da voi questo calice. Questa possibilità non c’è. E’ scacco matto. Non avete neppure la possibilità di lamentarvi, dovete pure far finta che gli piaccia! Perchè lo sappiamo tutti che dentro al PD il vitalizio se lo vogliono tenere stretto. E oggi lo sentiamo il loro fiatone, il loro affanno nel rincorrerci su un tema che non gli appartiene, che non è nel loro Dna!

Appena entrato in Parlamento il MoVimento 5 Stelle ha chiesto due cose: abolire i vitalizi degli ex parlamentari, applicando anche a loro il ricalcolo contributivo, e abolire la pensione privilegiata degli attuali parlamentari, il vitalizio mascherato che manda in pensione gli onorevoli a 65 anni dopo soli 4 anni e 6 mesi in Parlamento. In sostanza vi abbiamo chiesto di prendere la pensione come tutti gli altri italiani: calcolo contributivo e Legge Fornero. Lo abbiamo chiesto in tutti i modi possibili e ve lo voglio ricordare.

Settembre 2013: il MoVimento 5 Stelle presenta una mozione per mettere un tetto a vitalizi e pensioni d’oro e ridurre la quota retributiva. Il PD vota NO.
2014, discussione sul bilancio della camera: il MoVimento 5 Stelle presenta un ordine del giorno che prevede un tetto massimo di 5mila euro lordi ai vitalizi. Il PD vota NO.
20 maggio 2015: il MoVimento 5 Stelle presenta un emendamento alla riforma costituzionale per abolire i vitalizi. Il PD vota NO.
9 luglio 2015: il PD è sotto pressione e Matteo Renzi presenta la Legge Richetti, che ricalcola tutti i vitalizi con il sistema contributivo. La legge giace in un cassetto ma intanto Renzi la usa per andare in tv e dire che lui i vitalizi li vuole abolire.
Agosto 2015, discussione del bilancio Camera: il MoVimento 5 Stelle presenta un nuovo ODg che ricalca la legge Richetti. La Boldrini lo dichiara inammissibile.
2016: il MoVimento 5 Stelle ripresenta i due Odg, quello del 2015, e quello del 2014 che all’epoca era stato votato e bocciato. Questa volta per la Boldrini sono entrambi inammissibili.
2 aprile 2017: il MoVimento 5 Stelle presenta in Ufficio di Presidenza altri due ordini del giorno: uno che applica la legge Fornero ai parlamentari in carica e l’altro che ricalca la legge Richetti. il secondo è di nuovo dichiarato inammissibile. Sul primo il PD vota NO dicendo che serve una legge ordinaria.

Benissimo: allora invitiamo il Pd a calendarizzare la legge Richetti. Ma il PD ci dice che non c’è tempo e che bisogna presentare un Ordine del giorno! Rinunciamo persino al nostro diritto di opposizione di calendarizzare e discutere una nostra proposta di legge sui vitalizi, la legge Lombardi, e invitiamo il PD a calendarizzare la Richetti. Ci dicono di NO. Siete stati messi alla berlina anche dalle Iene. A quel punto perdiamo un altro mese, perchè la commissione Bilancio – cioè il PD – chiede alla Ragioneria dello Stato – del governo PD – di produrre una relazione tecnica, e siccome Grasso e Boldrini – in qualche modo sempre PD – non forniscono i dati la Ragioneria non può procedere.

Capite quanta fatica in questi quattro anni e mezzo per portarvi fino a qua? Capite la mia felicità?

Oggi finalmente riusciamo a eliminare l’odioso privilegio medievale dei vitalizi d’oro. E’ una cosa buona, ma non è abbastanza. Potevamo fare un ulteriore passo avanti: potevate eliminare anche la pensione privilegiata che voi che siete in quest’Aula prenderete dopo soli 4 anni e 6 mesi in Parlamento. Non avete voluto farlo. Ma ve lo assicuro: lo faremo. Non rimarrà un privilegio che sia uno qui dentro. E’ solo questione di tempo. Iniziate a prepararvi.

Vi abbiamo dato la possibilità di riparare oggi a questa oscenità, abbiamo proposto un emendamento semplice – ossia la Legge Fornero si applica anche ai parlamentari che sono in quest’Aula – e voi lo avete bocciato! Lo ripresenteremo questo emendamento, quando si discuterà il bilancio della Camera, perché la legge Fornero va applicata da subito, non potete chiedere sacrifici agli italiani e poi sottrarvi quando tocca a voi, non è accettabile, è immorale. E vi ripeto: lo faremo. Così come oggi siamo qui a tagliare i vitalizi, presto saremo qui a eliminare gli altri privilegi e a dimezzare i vostri stipendi. E’ una promessa che faccio a tutti gli italiani, e anche a voi.

Ci avete anche tolto la possibilità di rinunciare alla pensione privilegiata bocciando la nostra proposta che inseriva questa possibilità. Ma ancora una volta il MoVimento 5 Stelle si dimostrerà l’unica forza credibile perché ciò che dice fa. Abbiamo detto che non avremmo preso i rimborsi elettorali e abbiamo rinunciato a più di 42 milioni di euro. Abbiamo detto che ci saremmo tagliati lo stipendio e lo abbiamo fatto, andando ad alimentare il fondo per il microcredito. Il MoVimento 5 Stelle con tutti i suoi portavoce in Italia ha restituito circa 80 milioni di euro. Ognuno dei miei colleghi qui presenti in Aula, da quando è entrato in Parlamento, ha restituito centinaia di migliaia di euro. Ognuno ha fatto la sua parte, ognuno ha dato un contributo diretto al Paese per far nascere nuove imprese e creare nuovi posti di lavoro. Noi i soldi degli italiani non li diamo al partito, ma li restituiamo ai legittimi proprietari, vale a dire agli italiani. Personalmente io ho restituito 300mila euro, ma sia chiaro questo non è un vanto e non deve esserlo. Li ho restituiti semplicemente perché non mi erano necessari, perché per portare avanti l’attività di parlamentare non servono 15mila euro al mese.

Con i nostri soldi abbiamo creato nuovi posti di lavoro e nuove attività imprenditoriali, e si poteva fare tanto altro se aveste avuto il coraggio di rinunciare anche voi ai vostri privilegi da Casta. E invece vi tenete la pensione privilegiata, il mega stipendio, vi tenete tutto ciò che vi fa sentire al sicuro, più forti e più comodi di chi è fuori di qui, di coloro che voi stessi avete lasciato nell’incertezza e nel precariato. Il MoVimento 5 Stelle continuerà a dare il buon esempio, dentro e fuori questo Parlamento. In Sicilia, se avremo la fiducia dei siciliani e governeremo, la prima cosa che faremo sarà eliminare i vitalizi dei deputati dell’Assemblea regionale. Possiamo permetterci di dirlo perché i nostri portavoce in Sicilia hanno già rinunciato.

La nostra guerra al privilegio non finisce oggi. Ma oggi abbiamo vinto una battaglia fondamentale nel modo migliore possibile. Vi terremo il fiato sul collo fino a quando tutto l’iter non sarà completato, in Senato non vi daremo tregua, tutto quello che sarà necessario fare faremo, non lasceremo nulla di intentato. Quando saremo al governo, pensioni e stipendi d’oro li cancelleremo con un tratto di penna. Il resto del tempo e delle nostre energie li impiegheremo per risarcire gli italiani di quello che gli avete tolto.