No al ricatto delle banche

di MoVimento 5 Stelle

Il primo obiettivo del MoVimento 5 Stelle è ridare credito al Paese reale e dire stop a furbi e speculatori. Il risparmio va difeso davvero e bisogna punire seriamente chi lo ha aggredito e, spesso, distrutto.

Ogni italiano deve sapere cosa una banca fa dei suoi soldi. Chi specula sull’economia “di carta” non può e non deve operare con le risorse di cittadini e imprese. Dunque, si affronterà il tema della separazione tra merchant bank e istituti commerciali: questi ultimi saranno gli unici autorizzati alla “raccolta dei depositi” e al finanziamento di famiglie e aziende.

Il MoVimento 5 Stelle lavorerà poi per creare una Banca Pubblica per gli Investimenti che indirizzi direttamente la politica economica, sul modello dei maggiori Paesi Ue. Si tratta di un potente strumento che investirà senza intermediazioni nelle imprese innovative, sostenibili e ad alto impatto sociale, con redditività di “lungo periodo” limitata al mantenimento della struttura e delle performance. La BPI potrà, ad esempio, accelerare l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico degli edifici o finanziare gli interventi strutturali che servono al Paese.

Ma non c’è sistema bancario e finanziario che funzioni senza una vigilanza seria, autorevole e indipendente. Il MoVimento 5 Stelle concederà a regolatori riformati nuovi metodi e strumenti ispirati a condivisione delle responsabilità, maggiore trasparenza e pene più severe a vantaggio della sicurezza e della tutela del risparmio. Tra le ipotesi, c’è quella di affidare i compiti di vigilanza bancaria anche alla Guardia di Finanza e alla magistratura in modo tale da creare un pool di istituzioni che possa offrire maggiori garanzie.

Poi c’è il tema del tasso usura che spingeremo per far in modo venga calcolato partendo dalla media del tasso applicato dalle banche europee, così da non avere un trattamento diverso in Paesi dove il costo del denaro dipende dallo stesso istituto e cioè dalla Bce. Inoltre, bisogna mettere fine allo scandalo dell’anatocismo bancario che dovrebbe essere vietato sin dal 2014: sembra sempre uscire dalla porta e poi, immancabilmente, rientra dalla finestra. Per colpa degli interessi sugli interessi, non vengono ancora restituiti circa 7 miliardi, soldi che devono al più presto tornare nella disponibilità di cittadini e imprese.
Lavoreremo poi a un Sistema di pagamenti condiviso gratuito per tutti gli utenti, che al contempo tuteli la privacy e permetta una reale lotta all’evasione fiscale, affiancando gli attuali strumenti privati. Una piattaforma fondata sulle nuove tecnologie e sul codice fiscale.

Infine il MoVimento 5 Stelle cercherà di spuntare le unghie alla finanza più spericolata. Per esempio, incentivando l’obbligo di rendicontazione pubblica Paese per Paese per tutte le multinazionali, in modo da conoscere quante tasse versano nelle diverse nazioni in cui operano. Oppure rafforzando le sanzioni per reati finanziari o limitando il ricorso a titoli “altamente” speculativi.