Rai: una deroga per far guadagnare più di 240 mila euro ai soliti noti

di MoVimento 5 Stelle

Il consiglio di amministrazione della Rai, presieduto da Monica Maggioni e guidato dal nuovo direttore generale Mario Orfeo si prepara ad abbandonare il tetto dei 240mila euro per gli artisti del Servizio pubblico. Un dietrofront dopo le decisioni prese nelle scorse settimane e il lavoro che aveva fatto la commissione di Vigilanza. Adesso si torna in dietro e i soliti noti torneranno a prendere cifre astronomiche.

E chi saranno i neo-paperoni della Rai? Ancora i nomi non ci sono.
Ma il sospetto è che fra i beneficiari di questa nuova norma ci sia l’eterno Bruno Vespa, che con Orfeo ha lavorato fianco a fianco su Rai1. Proprio Vespa pochi giorni fa ha inviato una lettera ai vertici Rai chiedendo di essere considerato un artista, non un professionista dell’informazione ma un artista. Un’ammissione di incapacità da un lato, un escamotage per prendere più soldi dall’altro. Vespa e Orfeo sono i protagonisti di uno squallido teatrino in diretta qualche mese fa contro la senatrice del MoVimento 5 Stelle Barbara Lezzi, in cui discutevano del modo in cui zittire la portavoce del Movimento.

Il nuovo ciclo Rai sarà orientato esattamente a questo: un oscurantismo in chiave anti-MoVimento 5 Stelle e una negazione dei principi del Servizio pubblico. Quindi niente pluralismo, niente indipendenza e niente equilibrio. Dall’altro lato però tanti soldi per i soliti noti e i vip di viale Mazzini. Ecco la Rai di Mario Orfeo.