Lotta ai bagarini on line

di Sergio Battelli, M5s Camera

Dieci indagati per una truffa che ammonta a un milione di euro. È il nuovo triste bilancio dell’inchiesta sul bagarinaggio on line partita a Milano che sta passando al setaccio la vendita dei biglietti dei tour di big della musica, dagli U2 ai Coldplay fino a Bruce Springsteen, e che coinvolge le grandi società di organizzazione di eventi. Una notizia che arriva come una tremenda freddura prima dell’estate, quando imperversa la stagione di festival e concerti.

Una speculazione ai danni dei fans ma anche delle casse dello Stato, e quindi di tutti i cittadini, visto che, insieme a prezzi gonfiati, sarebbe in corso una vera e propria evasione fiscale.

Secondo i magistrati infatti i ticket ‘incriminati’
dei concerti italiani sarebbero stati passati a società straniere per aumentarne il prezzo fino al 90% del valore originario. Insomma, un doppio danno che dimostra l’inefficacia dell’intervento del Pd nell’ultima Legge di Stabilità, che si è limitato a inasprire le multe, fino a 160mila euro, per il fenomeno del cosiddetto ‘secondary ticketing’ (o bagarinaggio on line); multe che, a quanto pare, non sono servite a scoraggiare i ‘trafficanti di biglietti’.

Purtroppo ci troviamo di nuovo a fare la parte della Cassandra inascoltata. Ebbene sì: non solo avevamo detto che la sola azione punitiva voluta dal Pd non sarebbe stata sufficiente ma, in tempi non sospetti, avevamo offerto, con una nostra proposta di legge https://www.ilblogdellestelle.it/stop_al_bagarinaggio_on_line_arriva_la_legge_m5s.html, anche la soluzione per prevenire e stroncare all’origine il bagarinaggio on line.

Ne ricordiamo i punti principali: tutte le società che svolgono sul mercato italiano operazioni di compravendita online di titoli d’ingresso per concerti o qualsiasi evento artistico o musicale dal vivo sono obbligate a dotarsi di strumenti efficaci volti a bloccare i software usati per l’acquisto massivo di ticket. E ancora: obbligo di biglietti nominativi per spettacoli dal vivo con più di mille spettatori, il cui acquisto sarà possibile solo attraverso la registrazione con un documento di identità valido fino a un numero massimo di cinque ticket indicando i rispettivi nominativi dei destinatari. Il biglietto acquistato potrà essere venduto unicamente tramite siti principali o secondari o box office autorizzati che provvederanno a cambiare l’intestazione nominale del nuovo acquirente, il quale, per accedere allo spettacolo, dovrà poi essere riconosciuto.

Chi non rispetta queste regole, acquistando illegalmente per sé o per altri ticket senza indicare il nominativo del titolare, sarà punito con multe da 100 a 2000 euro. Prevista invece la reclusione da sei mesi a tre anni e multe da 51 a 1.032 euro per chi ‘riproduce illegalmente o falsifica i titoli di ingresso ufficiali al fine di favorirne la commercializzazione sul mercato secondario’, come previsto dal nostro Codice penale.

Caro ministro Franceschini, è semplice, no? Cosa manca ancora? Ah già… la solita ‘volontà politica’!