La battaglia contro Equitalia continua

Domani, 28 giugno, a Cagliari, la portavoce del MoVimento 5 Stelle, Emanuela Corda, e il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, promuoveranno l’operazione “Trasparenza” con i sindaci, i consiglieri del MoVimento 5 Stelle sardo e alcuni rappresentati di categoria. Appuntamento alle ore 11.15, al Caesar’s Hotel, in via Darwin 2/4, a Cagliari.

di MoVimento 5 Stelle

In virtù del decreto fiscale di fine 2016, dal prossimo primo luglio “Agenzia delle Entrate – Riscossione” subentra a Equitalia, un ente economico al posto della Spa. Sembra una rivoluzione, ma è soltanto un maquillage gattopardesco. Far finta di cambiare tutto per non cambiare nulla.

Anzi, le condizioni per i cittadini peggioreranno. Prendiamo la procedura di pignoramento diretto dei conti correnti: non è una novità, ma il nascituro ente avrà poteri di accesso diretto alle banche dati dell’Agenzia delle entrate, prerogative negate a Equitalia. Dunque, la sua azione sarà più rapida e i suoi poteri saranno più invasivi.

Potrebbe pure essere una buona notizia se non fossimo di fronte a una riscossione che rimane iniqua e spesso corrotta: debole con i forti (i favori e i condoni si sprecano) e forte con i deboli.
Sparisce il nome, ma rimane un soggetto esterno alle Entrate che eredita tutto il carrozzone clientelare di Equitalia, che si prende baracca, burattini (e burattinai), compresi i famigerati aggi e gli spietati obiettivi quantitativi di riscossione. Resteranno i regali agli amici degli amici, le cartelle insabbiate e quelle pazze, le ganasce facili e, appunto, i pignoramenti veloci.

E pensare che ci avevano raccontato la favoletta di un fisco più “gentile” ed equo: l’ennesima bugia.
Rimane invece lo sbilanciamento dei rapporti di forza tra Stato e cittadino. Il MoVimento 5 Stelle ha presentato una proposta di legge che modifica i meccanismi della riscossione, oltre al testo che abolisce davvero Equitalia e riporta le funzioni in seno all’Agenzia delle entrate.

Poi ci sono le battaglie che facciamo a partire dai territori per il rispetto delle leggi che governi e maggioranze scrivono e poi, regolarmente, calpestano. Per esempio la mancata applicazione, da parte degli enti creditori e di Equitalia, dell’articolo 1 (commi 538 e 540) della legge 228 del 2012.
Per capire: quando il contribuente riceve una cartella e ritiene di non doverla pagare, presenta un’istanza di annullamento entro 60 giorni dal ricevimento del primo atto utile del concessionario della riscossione (Equitalia) attenendosi al comma 538 già citato. Equitalia deve rigirare all’ente creditore entro dieci giorni l’istanza. Se l’ente creditore non risponde, passati 220 giorni, i ruoli a carico del cittadino sono considerati automaticamente cancellati. Questo dice la legge.

Tuttavia, capita spesso che gli enti creditori non rispondano o che Equitalia si sostituisca illecitamente a essi nella risposta. Adesso, con il passaggio al nuovo ente, si addensano molte incognite perché non si capisce che fine faranno le posizioni e i contenziosi aperti con Equitalia. Inoltre, è diffusissima la presenza di ufficiali di riscossione privi di autorizzazione prefettizia: una condizione di illegalità che rischia di rendere nulle le loro disposizioni e che genera una situazione potenzialmente esplosiva.

In Sardegna, dopo una lunga battaglia, la dirigente regionale dell’Agenzia delle entrate ha dato disposizione di far applicare la norma. Eppure, dopo oltre un anno, non si è ancora passati dalle parole ai fatti.

Sempre in Sardegna abbiamo fatto accesso agli atti presso le sedi provinciali di Equitalia per sapere chi abbia usufruito degli sgravi secondo i commi 538 e 540 legge 228/2012 a partire dall’entrata in vigore della norma, perché vorremmo capire quali siano i soggetti che abbiano beneficiato di tali sgravi, considerato che oggi tanti cittadini non ricevono invece alcuna risposta.
Siamo di fronte a una classe politica che fa leggi ingiuste per rispettarle e leggi migliori per violarle sistematicamente. Con i punti civici SosAntiEquitalia, il MoVimento 5 Stelle rappresenta un presidio di prima assistenza, di trasparenza e di legalità in favore dei piccoli contribuenti perseguitati da un fisco ingiusto, imprevedibile e bizzoso.
La battaglia continua e annunceremo azioni clamorose già nei prossimi giorni. Seguiteci!