Eni – Gse: una partita truccata?

di Davide Crippa

Immaginiamo che in una partita di calcio l’arbitro improvvisamente si travestisse da giocatore. Tutti griderebbero allo scandalo. Ed è quello che secondo noi può accadere in una partita molto, molto importante per il Paese. Quella dell’energia. Eni ha stipulato un accordo con il Gse riguardante “Progetto Italia“, un progetto di Eni che prevede principalmente la produzione di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili con l’installazione, fino al 2022, di oltre 220 MWp di nuova capacità con un impegno di spesa di circa 230 M€.

Bene. Abbiamo chiesto al ministero dello Sviluppo economico se non ravveda un conflitto di interesse. La risposta alla nostra interrogazione è stata evasiva e scandalosa: il Ministero ha detto che l’accordo non riguarda gli impianti incentivati e quindi il presupposto conflitto di interessi cadrebbe. Ma ricordiamo al ministero che il Gse, secondo il suo statuto, ha per oggetto l’esercizio delle funzioni di natura pubblicistica del settore elettrico e in particolare delle attività di carattere regolamentare, di verifica e certificazione relativa al settore dell’energia elettrica, comprese le attività di carattere regolamentare e le altre competenze.

Insomma, per tornare al nostro esempio, è come se in una partita di calcio una squadra facesse un accordo con la federazione degli arbitri. E non aiuta certo l’altra parte della risposta, ossia che il Gse effettuerà un’analisi socioeconomica, ammettendo di fatto che un’istituzione di natura pubblicistica presterà la sua opera a un’azienda privata. Inoltre sappiamo che il Gse ha sistemi di incentivazione già in essere con Eni. Quindi, ministro, non si può fare. O, almeno, non si potrebbe fare. Condizionale d’obbligo visto che siamo in Italia, nel paese dalle regole fluide

E poi leggiamo bene cosa il ministro Calenda fa inserire nella nuova Sen, la strategia energetica nazionale: ci sarà l’abbandono dell’incentivo in favore di meccanismi di mercato. Ma il meccanismo del mercato chi lo gestisce? Il Gme che fa parte proprio del Gse. Quindi Eni sta facendo degli accordi con i quali si assicura di avere dalla sua parte l’arbitro della partita? A noi pare proprio di sì.