Asti 5 Stelle con Massimo Cerruti sindaco

di Massimo Cerruti, candidato sindaco MoVimento 5 Stelle di Asti

I problemi di Asti, dopo decenni di mala-amministrazione, sono innumerevoli, ma uno dei più gravi è senza dubbio la mancanza ormai cronica di lavoro. Il MoVimento 5 Stelle di Asti fa del Lavoro una della sue principali battaglie, dalla quale non si può in alcun modo prescindere se si vuole dare una svolta definitiva al degrado della città.

I dati sull’occupazione relativi ad Asti sono scoraggianti soprattutto a livello giovanile. Le politiche per l’occupazione devono pertanto assumere un ruolo assolutamente prioritario nell’azione amministrativa a tutti i livelli. Il lavoro però non si crea, come invece ha sostenuto l’attuale amministrazione, mediante la realizzazione di opere inutili e dannose per la collettività quali il teleriscaldamento all’Ospedale, la creazione di carrozzoni vuoti e deleteri come AEC, la realizzazione di finti e fallimentari villaggi agricoli.

Una quantità di lavoro stabile e con valore aggiunto sul territorio si crea solamente grazie a piccole/medie opere veramente utili per i cittadini da realizzarsi in tutte le zone della città. Se la città è pulita, sicura, ben servita e qualificata, acquista di valore nel suo insieme e nel contempo aumenta l’attrattiva turistica e immobiliare. In questo caso il lavoro è veramente finalizzato a creare ricchezza a beneficio di tutti i cittadini.

Grande attenzione, in particolare, deve essere riposta sull’efficientamento energetico incentivandolo anche a livello comunale grazie alla creazione di un fondo di garanzia con istituti di credito ed all’istituzione di uno specifico Albo Fornitori. Tale efficientamento energetico applicato soprattutto ai condomini antecedenti il 1976, si ripagherà da sé, ed al contempo darà lavoro ad una grossa fetta di artigianato locale ed operatori edili (installatori, idraulici, muratori, tecnici, ecc.) che ora versano in uno stato di sofferenza lavorativa.

Il lavoro passa anche inevitabilmente dalla rivitalizzazione del centro storico ormai agonizzante e dei quartieri, in cui si assiste ad una costante e progressiva chiusura di esercizi commerciali – con il triste risultato di una conseguente desertificazione di quella che una volta era la parte più viva della città – si deve innescare una decisa opposizione alla realizzazione di nuovi centri commerciali ai margini della città e ai finti villaggi agresti che hanno già dimostrato di fallire laddove realizzati e valorizzare invece i “Centri Commerciali Naturali” ed i mercati rionali, anima del tessuto commerciale cittadino.

Particolare attenzione quindi all’interno del centro urbano, inteso come rinnovata organizzazione delle attività commerciali e dell’artigianato aventi come obiettivo distintivo, in contrapposizione alla grande distribuzione, la “qualità” ed il “territorio“, coordinati e integrati fra loro da una politica comune di sviluppo e di promozione del territorio uniti al miglioramento dei servizi e la promozione della cultura. Riqualificare le aree in cui sono inseriti gli esercizi e, indirettamente, anche le aree limitrofe porterà ad una rivitalizzazione delle vie e dei quartieri, alla rinascita della nostra città.