Chi ha interesse a bloccare il sistema rifiuti a Roma?

di Pinuccia Montanari, assessore all’Ambiente Roma

Atti criminali mettono a rischio la raccolta nella Capitale. Chi ha interesse a bloccare il sistema rifiuti a Roma? Da decenni il trattamento di materiali post consumo del Lazio è noto in Europa per le gravi carenze strutturali. La magistratura è al lavoro per chiarire quali interessi abbiano tratto vantaggio da tali lacune mentre il Comune da mesi lavora per dare le risposte attese dai cittadini.

A quelle carenze si aggiungono atti criminali di sabotaggio a impianti e macchinari AMA, vanificando il lavoro di raccolta e spazzamento di tanti suoi addetti. Episodi come quello denunciato ieri da AMA Roma – ex art 340 c.p. su cui sarà la Magistratura a fare luce – non devono più ripetersi e metteremo in atto ogni azione, coinvolgendo tutti gli altri soggetti istituzionali preposti, per impedire che le azioni criminali di questi giorni si ripetano.

Ogni manomissione degli impianti di Trattamento Meccanico Biologico si traduce immediatamente in ritardi nella raccolta, che necessita poi di giorni per tornare a normalità. La Regione Lazio ha un piano di gestione dei rifiuti vecchio, che risente della scelta del passato di avere come unico sbocco la discarica più grande di Europa. Questa soluzione, come quella di aprire nuove discariche non è più percorribile. Rigettiamo perciò attacchi al Comune da chi, Ministero e Regione, non ha voluto rendere il Lazio autonomo sul fronte dei rifiuti.

La questione va affrontata in logica di collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti, senza farsi guidare solo da interessi elettoralistici. Per questo è mia intenzione convocare a breve il Forum Ambiente in modo da informare anche tutti i diversi portatori di Valore di quanto sta accadendo in questi giorni.

Sono troppi gli interessi attorno al business del trattamento dei rifiuti; predominante deve essere quello dei cittadini, che hanno il diritto di avere dei servizi efficienti e moderni ed una buona qualità di vita