Boschi, no querela no party

di MoVimento 5 Stelle

Che fine ha fatto l’annunciata querela del sottosegretario Maria Elena Boschi nei confronti dell’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli? Era stata annunciata subito dopo le anticipazioni del libro di De Bortoli, in cui l’ex direttore racconta che l’allora ministro Boschi chiese a Federico Ghizzoni, all’epoca amministratore delegato di Unicredit, di valutare l’acquisto di Banca Etruria, la banca del babbo. Eppure ad oggi questa querela nessuno l’ha vista. Di cosa ha paura la Boschi?

Evidentemente anche i suoi legali hanno capito che l’ex direttore De Bortoli sa quello che scrive e che prima di querelarlo bisogna pensarci due volte. Oltretutto, il diretto interessato, Ghizzoni, non ha mai smentito la notizia. Anzi, ha detto che “è normale che i politici parlino con i banchieri”, frase che anche agli avvocati della Boschi deve essere suonata come una conferma indiretta delle accuse messe nero su bianco da De Bortoli.
Senza querela, è evidente, la magistratura non potrà indagare e l’eventuale verità giudiziaria non verrà a galla: no querela, no party!

Se la sottosegretaria renziana pensa in questo modo di sfuggire alle sue responsabilità, si sbaglia. E a nulla servono i tentativi dei suoi legali di sminuire la vicenda, che è tutto fuorché “una tempesta in un bicchier d’acqua” come l’hanno definita. Se il sottosegretario deciderà di non querelare De Bortoli, la verità dovrà venire a galla comunque nella Commissione di inchiesta sulle banche, che il Parlamento deve far partire il prima possibile. E allora sarà un piacere ascoltare Federico Ghizzoni, Maria Elena Boschi e il ministro Delrio.