Basta Parlamenti di nominati: no al Verdinellum che piace ai massoni

di MoVimento 5 Stelle

Niente preferenze, Parlamento di nominati, porte aperte al voto di scambio e ingovernabilità: la porcata di Matteo Renzi è servita. La legge elettorale che ha proposto è una nuova legge truffa, pensata per ingannare gli elettori e distorcere la volontà popolare, ma soprattutto per consentire a Pd, Forza Italia e Verdini di governare insieme nonostante siano espressioni di una minoranza di elettori.

Il Verdinellum inganna gli elettori perché si basa su collegi uninominali che permettono coalizioni multiple, cioè accozzaglie elettorali tipiche della Seconda Repubblica, e inciuci tra i partiti che per spartirsi i collegi si coalizzeranno in maniera differente a seconda della convenienza, con alleanze che varieranno da Nord a Sud, da circoscrizione a circoscrizione. Il PD di Renzi pur di vincere vuole allearsi con Pisapia a Milano, con Alfano ad Agrigento e con Verdini a Firenze, senza che gli elettori se ne rendano conto leggendo la scheda sulla quale voteranno.

In questo modo alla Camera e al Senato si avrà una rappresentanza totalmente distorta della volontà popolare: potrebbe verificarsi che il partito che prende più voti ottenga meno seggi, oppure che il secondo partito che prende pochi voti in meno del primo sia estremamente sotto rappresentato. Tanto valeva che le abolissero direttamente le elezioni!

Il MoVimento 5 Stelle che, fedele ai suoi principi, non fa voto di scambio, non fa accordi segreti in combutta con gli altri partiti e alle spalle dei cittadini per spartirsi a tavolino i collegi sicuri, e che rifiuta le pluricandidature, in Parlamento potrebbe vedere una rappresentanza che equivale alla metà del consenso popolare di cui gode nel Paese.

E’ una legge abominevole e antidemocratica perché favorisce clientelismo e voto di scambio e dà un potere enorme ai capibastone locali, i De Luca di turno che sanno come muovere voti. La ciliegina sulla torta è l’assenza delle preferenze che consegnerà il Parlamento ai fedelissimi nominati da Renzi e dagli altri capi partito.

Il collegio uninominale – in cui vince chi prende un voto in più degli avversari – avvantaggerà chi ha tanti soldi da investire per la campagna elettorale e a livello locale può promettere un posto di lavoro o altri benefici in cambio di un voto. A ispirare questa legge è stato Denis Verdini, tirando fuori dal cassetto un progetto che non era riuscito a imporre nemmeno a Silvio Berlusconi ma che, dicono i ben informati, piace alla massoneria.

Dove troverà i voti per fare approvare la sua legge truffa? In Parlamento, naturalmente, ridotto già in questi giorni a mercato delle vacche e dove aleggia già ora la puzza insopportabile di compravendita di parlamentari. Come li convincerà? Cosa prometterà loro? Per il resto basterà raccattare i voti dei voltagabbana e dei partitini che alle ultime elezioni non esistevano nemmeno, che si sono creati artificialmente in Parlamento e che non rappresentano la volontà popolare espressa nel 2013.

Gli italiani sappiano che la legge elettorale – una legge cruciale perché detta le regole del gioco di un sistema democratico – viene fatta da un uomo spregiudicato e assetato di potere, con una maggioranza che non esiste, raccattata appositamente per truffare i cittadini e la loro volontà.