A Torino 5 Stelle tasse tagliate per i giovani artigiani

di Chiara Appendino

Per esperienza personale posso testimoniare senza timore di essere smentita quanto sia complicata la vita delle piccole e medie imprese italiane. Aziende spesso a conduzione familiare in cui tutti i rischi e le difficoltà del fare impresa ricadono sulle spalle delle poche persone che ci lavorano.

Queste stesse imprese, dalle botteghe alle piccole officine, dai laboratori agli studi creativi, costituiscono il tessuto produttivo del nostro Paese e rappresentano l’eccellenza italiana, un connettivo fortemente radicato nei quartieri, che riesce ancora a coniugare in modo eccezionale tradizione e laboriosità.

Come amministrazione, pur non avendo la bacchetta magica per risolvere le tante criticità che vivono le PMI, possiamo lavorare al loro fianco.

È per questo motivo che stiamo elaborando, insieme ai rappresentanti torinesi della Confederazione Nazionale dell’artigianato, del commercio e della piccola e media impresa (CNA), un piano di lavoro condiviso.

La strada che abbiamo intrapreso è il punto di partenza di una visione strategica della Città chiara, che intendiamo sviluppare e implementare nei prossimi 4 anni. Si potrebbe definire un “patto di consiliatura”.

L’intenzione è partire dalle basi, mappando in modo capillare tutte le eccellenze presenti sul territorio, semplificare i rapporti tra gli artigiani e la Pubblica Amministrazione e assicurare sostegno alle PMI, incorporandole anche nel progetto Open for business.

Soprattutto, stiamo lavorando per abbattere Imu, Tari e Irap, imposte di competenza comunale, ai giovani artigiani che rilevino imprese che stanno per chiudere: l’obiettivo è consentire la trasmissione generazionale di competenze e non rischiare che l’universo di professionalità e capacità di cui fortunatamente siamo ancora ricchi vada perduto.

Per il nostro sviluppo economico e sociale è fondamentale fare sistema e creare una forte alleanza con quello che è a tutti gli effetti il tessuto aggregante del nostro sistema produttivo, la vera e propria spina dorsale economica e manifatturiera italiana, che non può più ritrovarsi sola a lottare per sopravvivere.