Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca: doccia fredda da Bruxelles

di David Borrelli, EFDD – M5S Europa

Si è tenuto a Bruxelles l’incontro tra i due amministratori delegati di Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca e la direzione generale Concorrenza della Commissione europea: l’incontro si è concluso con esito negativo. In effetti, la Commissione non ha modificato le sue posizioni e pretende un intervento privato da oltre un miliardo, al fine di dare il via libera alla ricapitalizzazione precauzionale da 6,4 miliardi da parte dello Stato.

E’ partita dunque la caccia agli investimenti privati, cosa ben difficile da trovare; in primo luogo, perché sarà necessario trovare degli investitori pronti a restare celati dietro l’ombra del Tesoro, che diventerà socio di controllo delle due banche dopo la ricapitalizzazione precauzionale. Per giunta, pensare all’intervento di una banca straniera sembra assolutamente impossibile: nessuno investirebbe su due banche che stanno per crollare.

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, ha incontrato i vertici di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca: durante l’incontro si è analizzata la situazione delle due banche, anche alla luce dell’incontro tenutosi a Bruxelles con le autorità europee. L’obiettivo è quello di arrivare a una soluzione che garantisca la stabilità delle due banche venete e salvaguardare i risparmiatori.

Nel frattempo, migliaia di risparmiatori sono danneggiati dal dissesto delle banche venete, e noi abbiamo deciso di tutelarli attraverso un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, poiché ogni cittadino ha diritto al rispetto dei suoi beni e il diritto di proprietà si applica anche con riferimento alle azioni ed alle obbligazioni bancarie.

Compila anche tu, come altri migliaia risparmiatori truffati, il modulo nel sito seguendo il link.