La disoccupazione cala perché meno persone cercano lavoro

da Vocidallestero.it

La disoccupazione italiana è calata a gennaio, ma non c’è troppo da rallegrarsi: gran parte della variazione è spiegata dal calo di coloro che cercano lavoro, anziché dall’aumento degli occupati. Inoltre, come segnala Bloomberg, la situazione dell’occupazione dovrà scontare nei prossimi mesi la fine dei benefici temporanei voluti da Renzi per incentivare le nuove assunzioni. Il bilancio complessivo del jobs act sembra prendere una strada precisa: rinuncia alle tutele da parte dei lavoratori in cambio di un temporaneo calo della disoccupazione, destinato a rientrare rapidamente al termine degli incentivi. Come volevasi dimostrare, agire dal lato dell’offerta per risolvere un problema di domanda si è rivelata un’idea molto poco brillante.

di Lorenzo Totaro e Giovanni Salzano, 3 aprile‎ ‎2017‎

La disoccupazione in Italia è diminuita, grazie al fatto che il numero di persone in cerca di lavoro ha avuto la diminuzione mensile più marcata dal mese di luglio 2015.

Lunedì l’ufficio Istat di Roma ha comunicato che il tasso di disoccupazione a febbraio è sceso all’11,5% dall’11,8% di gennaio. Il valore medio di una stima di Bloomberg fatta da dieci analisti era dell’11,9%. I dati hanno anche mostrato che ci sono state 83.000 persone in meno in cerca di lavoro a febbraio, il calo più consistente su base mensile registrato da luglio 2015.

Secondo quanto dichiarato dall’Unione Europea a febbraio, il PIL italiano dovrebbe crescere dello 0,9% quest’anno. Le attese del settore manifatturiero sono migliorate a marzo, anche se le stime della produzione industriale hanno segnalato una potenziale contrazione delle attività e il rischio che la terza maggiore economia dell’eurozona possa tornare in recessione.

L’occupazione potrebbe risentire nei mesi a venire dell’eliminazione graduale della riduzione sui contributi per i nuovi assunti introdotti nel 2015 dal governo dell’allora premier Matteo Renzi. I benefici, ridotti già l’anno scorso, finiranno a dicembre.

Fino a 2.000 dipendenti Alitalia, tra tempo pieno e part-time, rischiano di perdere il lavoro stando al nuovo business plan approvato lo scorso mese dal consiglio di amministrazione della compagnia aerea, secondo cui l’azienda deve ridurre i propri costi di un miliardo di euro entro il 2019.

In un comunicato a parte l’Istat ha comunicato la scorsa settimana che la fiducia delle famiglie è salita lo scorso mese, mentre il tasso di inflazione è sceso all’1,3% dall’1,6% di febbraio.

Secondo l’Istat, in febbraio il numero degli occupati è salito di 8.000 unità rispetto al mese precedente. La disoccupazione per le persone tra i 15 e i 24 anni è scesa al 35,2% dal 36,9% precedente. Si tratta del valore più basso dall’agosto 2012.

L’Istat aveva in precedenza stimato la disoccupazione a gennaio all’11,9%.