di Alessandro di Battista
Il punto qui non sono le colpe dei padri che, ovviamente, non devono ricadere sui figli.
Il punto è un padre di un ex-presidente del Consiglio che, durante il governo del figlio traffica, inciucia, va a cena con un imprenditore (3 giorni fa arrestato per corruzione) interessato ad appalti pubblici concessi dalla CONSIP (il cui capo è stato nominato dal figlio).
Il punto è un padre che fa affari con Verdini (poi scelto dal figlio come padre costituente).
Il punto è un padre avvertito di essere intercettato, forse pedinato.
Il punto è una gestione del potere (lecita o meno vedremo) familistica, affaristica e profondamente immorale.
Il punto è un giglio magico di falsi rottamatori rottamato da fallimenti, inchieste e oscenità da loro commesse e trasformatosi in un crisantemo morente.
Questo è il punto.