Il libro nero di Juncker

di MoVimento 5 Stelle Europa

Jean-Claude Juncker, il presidente della Commissione europea garante dei Trattati, ha proposto il suo “libro bianco” per il futuro dell’Europa. È stata una scena straziante, l’ultimo tentativo da parte del re dei burocrati di salvare le poche macerie rimaste dell’Unione Europea. Quello che è stato per quasi vent’anni presidente di uno dei più grandi paradisi fiscali del Vecchio Continente, ha esposto al Parlamento europeo cinque possibili scenari che vanno, in estrema sintesi, dal “più Europa” al “fermiamoci qua“. Certo, lo ha fatto a modo suo, considerando che i tecnocrati che rappresenta sono quelli che l’Europa hanno contribuito a distruggerla: quindi non si è parlato di revisione sostanziale dei Trattati e abbandono della moneta unica.

Ciò che è emerso tra le righe, però, è che perfino Jean-Claude Juncker sa che è finita. E che al suo libro bianco dovrebbe esserne affiancato uno nero con tutte le colpe dell’establishment che fino ad oggi ha tenuto le redini. E statene certi che sarebbe un tomo di almeno mille pagine. Il MoVimento 5 Stelle ripudia il libro bianco del presidente della Commissione europea perché, alla fine dei conti, propone le stesse ricette fallimentari che hanno portato all’austerità, ad un mercato unico fuori controllo, alla distruzione del made-in degli Stati membri e alla totale assenza di democrazia nel processo decisionale dell’UE.

Il MoVimento 5 Stelle vuole cambiare radicalmente le politiche europee attraverso un “Libro a 5 Stelle dei Cittadini” che presenteremo al Governo e che dovrà essere discusso al Consiglio il prossimo 25 marzo, in occasione del 60º anniversario dei trattati di Roma. In questo “Libro a 5 Stelle dei Cittadini” il popolo italiano dovrà avere la possibilità di riformare il peccato originale di questa folle Unione Europea attraverso la revisione dei Trattati. Servirà tutto quello che Juncker non ha avuto il coraggio di dire: ridiscussione di tutti i vincoli economici a partire da quello monetario; maggiore cooperazione su temi che riguardano l’immigrazione; una diversa strategia politica internazionale che punti al blocco dei finanziamenti a paesi come la Turchia; più risorse alle politiche sociali in Europa, invertendo completamente il trend dell’austerità; una seria alternativa al mercato unico che impedisca a mostri come il TTIP e il CETA di entrare in funzione.

La verità, che il re dei burocrati ha evitato di enunciare, è che oggi l’Unione Europea ha paura dei suoi 500 milioni di cittadini. Anche perché non dispone più dei mezzi per rappresentarli. Nel “Libro a 5 Stelle dei Cittadini” il potere dovrà tornare a quest’ultimi grazie alla proposta di referendum e di processi di democrazia diretta che delineino la strada da seguire a livello Comunitario e dei singoli Stati. È finita l’era delle imposizioni dall’alto da parte dei burocrati di Bruxelles.