Gentiloni prima rassicura i tassisti, poi li frega

di Luigi Di Maio

1) Nel 2017 sarebbero dovute entrare in vigore le norme per garantire più legalità nella giungla dei trasporti con conducenti.

2) In una notte di gennaio la senatrice Lanzillotta inserisce nel decreto Milleproproghe una norma che rinvia la legalità al 2018.

3) I tassisti iniziano una protesta per far cancellare l’emendamento Lanzillotta. Il Governo gli ha risposto che non era possibile perché non c’erano i tempi per la conversione del decreto.
Falso! I tempi c’erano eccome! Il governo aveva ancora 7 giorni per eliminare la modifica Lanzillotta e mandare al Senato il testo per l’approvazione definitiva. In 7 giorni si sono approvate le peggiori porcherie!

4) Per prendere tempo, il Governo ha aperto un tavolo con i tassisti promettendo una Legge ad hoc per far entrare in vigore le norme sul trasporto con conducente.
Ma mentre finge di dialogare al tavolo, intanto al Senato la maggioranza di Gentiloni continua a presentare proposte vergognose nella Legge sulla concorrenza e il Governo non riesce a garantire che non vengano respinte.

Ai tassisti tocca la stessa sorte degli italiani, prima “rassicurati” (Gentiloni docet) poi fregati non appena abbassano la guardia.