#CamomillaGentiloni

di Luigi Di Maio

Una volta i governanti governavano, avevano dei piani per il futuro, erano consci dei problemi delle persone, oggi invece rassicurano. Gentiloni, ex portavoce di Rutelli e oggi premier, è il principale teorico del governo rassicurante. Ieri, in un’intervista con Pippo Baudo (!), ha spiegato come funziona. E’ rassicurante sapere che Gentiloni va a Palazzo Chigi alle 7 e mezza, 7 e tre quarti, mangia lì, torna regolarmente a casa alle 21 se non a mezzanotte, ma lui non si lamenta perchè è un lavoro bellissimo. Che faccia qualcosa quanto sta lì dentro non è importante, ma rassicura sapere che lui si sveglia presto e torna tardi. L’Italia si classifica terzultima tra gli Stati europei nell’Indice di Corruzione percepita nel settore pubblico e politico del 2016, peggio di noi solo Grecia e Bulgaria, ma Gentiloni da Baudo ti rassicura: “Siamo alle prese con delle piccole storielle di corruzione“. Lo scandalo Consip sul mega appalto miliardario in cui sono coinvolti il braccio destro di Renzi e suo babbo? “Mi sta a cuore che si faccia chiarezza“. Le riforme di Renzi si sono rivelate disastrose, il jobs act non è servito a un piffero, gli 80 euro devono essere restituiti da chi ha guadagnato troppo e da chi ha guadagnato troppo poco: “Io lavoro in continuità con quello che ha fatto Renzi“. Come mi sento sicuro!
Gli italiani hanno sfiduciato Renzi, il Pd e tutte le sue politiche con il voto al referendum del 4 dicembre, dai sondaggi emerge che 2 italiani su 3 (67%) ritengono che il Paese sta andando nella direzione sbagliata e 1 italiano su 2 esprime un giudizio negativo sul governo (52%) e sul premier (50%), hanno il diritto di votare subito per decidere il futuro dell’Italia: “La scadenza è la fine della legislatura, poi i governi possono finire prima se non hanno la maggioranza in Parlamento.” E non finiranno finché tutti i parlamentari non si intascheranno la loro pensione da privilegiati, una rassicurazione ulteriore che non ti faranno votare.
Le rassicurazioni sono chiacchiere, non ne abbiamo bisogno. Il partito che regge il governo è esploso, il suo alleato Verdini condannato a 9 anni di carcere, lo scandalo Consip è appena all’inizio, il Parlamento è immobile, non abbiamo ancora una legge elettorale omogenea per le due Camere, i poveri aumentano, le aziende chiudono o delocalizzano. La camomilla a un malato terminale fa lo stesso effetto di Gentiloni all’Italia di oggi. Cambiamo medicina subito. Al voto, al voto!