La strana storia della pensione forzata del procuratore che indaga sull’appalto #Consip

di Vito Crimi

Per i magistrati vige una regola: arrivati ad una certa età devono andare in pensione obbligatoriamente, e questa età era di 72 anni. Recentemente il governo ha varato una norma che porta quest’età a 70 anni. Perché, cosa succede? In questo modo il Parlamento modificando l’età pensionabile dei magistrati, di fatto modulandola, interviene nelle nomine dei magistrati degli uffici più importanti, per esempio le procure, o le Corti d’Appello o la Procura generale. Cosa succede? Quando c’è un magistrato scomodo a capo di una procura, il Parlamento, il governo modificando l’età per esempio abbassando da 72 a 70 anni, costringerà a quel magistrato ad andare in pensione immediatamente. Così come se si vuole impedire a un magistrato di ricoprire un certo ruolo, si può sempre intervenire in quell’età modificandola e portando così quel magistrato a non avere i requisiti per ricoprire quel ruolo. E’ già successo in passato: vi ricordate Berlusconi con Caselli? Quando Caselli voleva ricoprire il ruolo di procuratore nazionale antimafia modificando l’età, abbassandola, hanno impedito a Caselli di partecipare, al suo posto ha partecipato e poi è stato procuratore antimafia il Presidente Grasso. Cosa sta succedendo in questi giorni? Un fatto gravissimo, il procuratore di Napoli in questo momento è impegnato in un’indagine su uno degli appalti, forse l’appalto più grande d’Europa, un appalto di 2 miliardi e 700 milioni di euro, che vede coinvolti il ministro Lotti, ministro del governo Renzi e del governo Gentiloni, e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri. Ecco, in questi giorni il procuratore di Napoli compirà quell’età di 70 anni che lo porterà a dover andare in pensione obbligatoriamente a causa della norma introdotta dal governo Renzi, che appunto ha abbassato quell’età da 72 a 70 anni, e quindi non potrà portare a compimento le indagini su questo mega processo. Ciò succederà anche per il procuratore nazionale antimafia, il quale compirà 70 anni a breve e non potrà completare il suo percorso di coordinamento della Procura nazionale antimafia. E così tantissimi uffici giudiziari perderanno il loro capi, ci sarà un blocco probabilmente dell’attività giudiziaria, con queste sostituzioni che saranno fatte dal Csm, i cui componenti, in particolare i componenti laici, sono rappresentanza del Parlamento e della maggioranza. Il fatto gravissimo che è accaduto in commissione: c’era la possibilità di sospendere l’applicazione di questa legge e impedire così questo fatto grave alla Procura di Napoli, e c’era un emendamento presentato da un membro del Pd, un emendamento presentato dal sottoscritto, emendamenti presentati da altre forze politiche. Questi emendamenti sarebbero stati votati anche da alcuni senatori Pd, penso al senatore Gotor e al senatore Migliavacca. La mattina in cui si sarebbe dovuto votare, questi senatori sono spariti dalla Commissione. Che sia stato il capogruppo che siano stati loro non importa, sta di fatto che questi senatori che avrebbero in libertà votato perché sapevano della gravità di quello che stava accadendo, sono stati sostituiti. Mentre tutti i giornali si concentrano sugli sms, sul gossip, in questo momento a Napoli si sta conducendo un’indagine importantissima, l’indagine sull’appalto Consip che vede coinvolto il ministro Lotti. Su questo dobbiamo tenere alta l’attenzione.